A2A, risultati record verso 2 miliardi Gli investimenti in crescita dell’11%
Margine operativo su del 30%. Il ceo Mazzoncini: spinta dalla produzione da fonti rinnovabili
A2A si avvicina alla soglia dei due miliardi di euro di margine operativo lordo e festeggia in Borsa i risultati preliminari del 2023, che hanno superato le attese. Il gruppo guidato da Renato Mazzoncini ha chiuso il 2023 con un ebitda in crescita del 32% a 1,97 miliardi e un ebitda ordinario, ovvero al netto delle poste straordinarie, a 1,93 miliardi (+30%). La nota è stata diffusa nel primo pomeriggio e il titolo in Piazza Affari è salito del 1,46 per cento sopra 1,7 euro ad azione.
Crescono in doppia cifra anche gli investimenti, +11 per cento a 1,38 miliardi, con le risorse destinate in ottica di decarbonizzazione a rafforzare le infrastrutture per la produzione di rinnovabili, a potenziare le reti di distribuzione elettrica e a recuperare energia e materia. Ma anche a dare maggiore flessibilità e adeguatezza degli impianti di generazione elettrica, con la realizzazione del peaker (motori endotermici al servizio della stabilità della rete) di Cassano d’Adda (Mi) e l’upgrade della centrale di Piacenza.
«I risultati preliminari presentati — ha commentato il ceo Renato Mazzoncini — confermano l’accelerazione della crescita del gruppo impressa dal piano industriale al 2030. Nel corso del 2023 abbiamo ulteriormente incrementato gli investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese con 1,38 miliardi, l’11% in più su anno chiudendo il triennio 2021-2023 a 5 miliardi, includendo anche il contributo dell’M&A».
Il ritorno dell’idro
Per il ceo la crescita della marginalità è frutto, in particolare, dell’aumento della produzione delle rinnovabili, delle strategie di copertura e dello sviluppo commerciale — con 420 mila nuovi clienti rispetto al 31 dicembre 2022 — oltre che della progressiva normalizzazione dei prezzi dell’energia. La generazioni dalle fonti pulite è balzata del 35% oltre 4,5 terawattora, con il vento quasi raddoppiato a 0,4TWh grazie alle acquisizioni e all’avvio del parco eolico di Matarocco (Trapani). In crescita del 37% l’idroelettrico a 3,7 TWh (+1 TWh dal 2022, anno della grande siccità).
Il debito sostenibile
E, sul fronte Esg, il gruppo controllato dai Comuni di Milano
e Brescia, con il collocamento di un green bond per 500 milioni, ha raggiunto una quota di debito sostenibile pari al 70% rispetto al 58% al 31 dicembre 2022. Sempre l’anno scorso ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 200 milioni, non ancora erogato, in linea con il RepowerEu, per sostenere ll’elettrificazione dei consumi e dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, per favorire la decarbonizzazione del Paese. La posizione finanziaria netta è pari a 4,68 miliardi (4,26 miliardi di euro al 31 dicembre 2022).
I clienti
Nel 2023 il gruppo ha aggiunto 420 mila nuovi clienti nel settore retail