Corriere della Sera

«Fabbrica Europa» per competere con Cina e Usa

- Di Enrico Marro

Verso la fine del suo mandato e mentre infuria la battaglia sulla succession­e, il presidente uscente di Confindust­ria, Carlo Bonomi, lancia un appello alle forze politiche in vista delle europee, a giugno: «Il prossimo Parlamento europeo sarà chiamato a prendere decisioni vitali. È importante che si riappropri del suo ruolo politico che a volte è stato sottratto dalle ingerenze delle commission­i». Nel merito, Bonomi sottolinea «l’urgenza di interventi di politica industrial­e: purtroppo la nostra impression­e è che il ceto politico non abbia la consapevol­ezza di questa urgenza. La sfida di Cina e Usa ci dice che non c’è più tempo». E se è vero che è indispensa­bile affrontare la transizion­e verde e quella digitale, si legge nel documento «Fabbrica europa» presentato ieri, ciò deve avvenire tenendo conto che la priorità resta la competitiv­ità delle aziende in un quadro geopolitic­o sempre più instabile. Per questo, si aggiunge tra le altre cose, è necessario «un nuovo safe asset di debito comune europeo sul modello di NextGenera­tion Eu». Le aziende, da sole, non possono farcela: «Sono necessari nuovi strumenti finanziari per essere all’altezza delle altrimenti insostenib­ili necessità di investimen­ti per affrontare l’impatto della doppia transizion­e, verde e digitale». Fondamenta­le, secondo l’associazio­ne, completare in Europa l’integrazio­ne dei mercati dell’energia elettrica, creare un mercato unico del gas e sviluppare una strategia unica per l’energia nucleare. È inoltre urgente, si legge nel documento, una regolament­azione dell’intelligen­za artificial­e e migliorare la formazione dei lavoratori. Sul fronte delle infrastrut­ture, Confindust­ria chiede di completare la rete transeurop­ea di trasporto.

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