Cutro un anno dopo. Superstiti e familiari: «Giustizia»
Crotone, oggi l’anniversario del naufragio. La visita di Schlein: «Vigileremo perché il governo vi aiuti»
Sembra una maledizione. A un anno dalla tragedia di Cutro, ieri, così com’era accaduto il 26 febbraio scorso, su Crotone e provincia si è abbattuta una bufera di acqua e vento. Gli organizzatori della manifestazione con a capo la Rete 26 febbraio, che ha promosso una serie di iniziative per la ricorrenza del naufragio, non si sono però persi d’animo ed hanno fortemente voluto che il corteo fatto da superstiti, familiari delle vittime, rappresentanti delle istituzioni e semplici cittadini, sfilasse per le vie del centro.
Anche la segretaria del Pd, Ely Schlein, e l’ex presidente della Camera Laura Boldrini hanno voluto dimostrare la loro vicinanza partecipando al corteo. «Da un anno facciamo la stessa domanda — ha detto la segretaria dem — come è stato possibile che non uscirono le motovedette della Guardia Costiera per dare soccorso ad una imbarcazione che si sapeva da ore in difficoltà? Sono qui per dare supporto a tutti coloro che chiedono verità e giustizia». Schlein si è anche recata sul luogo del naufragio, a Steccato di Cutro, per posare una corona di fiori sulla spiaggia dove ancora sono ben visibili i resti dell’imbarcazione sbriciolatasi dopo l’impatto con una secca. «Vigileremo che siano mantenute tutte le promesse fatte ai familiari delle vittime dal governo», ha detto infine ai giornalisti. A lei ha risposto Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera: «Attribuire al governo responsabilità che devono ricadere sui trafficanti di morte, altro non è che mera e triste propaganda».
Molti profughi hanno sfidato la pioggia sfilando in corteo. Al mattino nel «Giardino di Alì», chiamato così in memoria di uno dei bimbi mai identificati, sono stati piantati 94 alberi, quante le vittime di Cutro. Stamattina, nell’anniversario della ricorrenza, alle 4, sulla spiaggia la tragedia sarà ricordata con la luce di tante fiaccole.