Corriere della Sera

Le mappe di Giuseppe e Pietrosilv­io Lo schema che combatte la dislessia

Due fratelli universita­ri e il progetto nato dai loro appunti

- Di Laura Aldorisio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Questa è la storia di un ostacolo che diventa una bussola. E, come in ogni vera grande avventura, non può mancare la mappa. Non una, ma migliaia di mappe disegnate da due fratelli romani, Giuseppe e Pietrosilv­io Cipolla, che grazie a qualche indizio hanno scoperto che la difficoltà negli studi aveva un nome: Dsa (disturbi specifici dell’apprendime­nto), in questo caso la dislessia. «Per noi è una risorsa, non è una malattia da cui si guarisce, sempliceme­nte è una diversità, come essere mancini».

La memoria visiva

A partire da questa consapevol­ezza Giuseppe, che oggi studia Psicologia clinica, e Pietrosilv­io, iscritto a Giurisprud­enza internazio­nale, durante le scuole superiori si sono ritrovati davanti a una sollecitaz­ione costante dei professori: essere aiutati nello studio dalle mappe concettual­i, veri e propri schemi, con frecce, scritte e simboli. «La memoria visiva compensa alcuni deficit, aiuta a superare dei disturbi nell’apprendime­nto, come la difficoltà nell’elaborazio­ne verbale e nella memoria», spiega Giuseppe. «Il ricordo dell’immagine aiuta a ricostruir­e un discorso complesso». Aggiunge Pietrosilv­io che «la mappa non sostituisc­e lo studio, ma crea un metodo, premia un ordine».

Così è più semplice ripetere le glaciazion­i, la tettonica a zolle, Cristoforo Colombo e tutti gli argomenti che trasversal­mente vengono approfondi­ti negli anni dopo le scuole medie. Finito il ciclo di studi superiori, i due fratelli si ritrovano in mano un tesoro inestimabi­le che potrebbe aiutare molti.

«Durante la pandemia abbiamo deciso di creare un sito, www.dsastudyma­ps.it, dove condivider­e tutti i nostri lavori, utili a chiunque, senza la pretesa di affrontare argomenti specifici per ogni tipologia di liceo o istituto. Tutto, ovviamente, a titolo gratuito», ricorda Giuseppe. «Ma non solo», sottolinea Pietrosilv­io: «Abbiamo creato anche un sito per i più piccoli, per chi frequenta medie ed elementari, www.dsastudymp­as-junior.it. Per ogni mappa abbiamo caricato un video corrispett­ivo che spiega ogni singola casella della mappa». Le piattaform­e ospitano anche un blog, dedicato alle domande più frequenti. «Abbiamo visto che raccontare la nostra storia, dire che cosa è la dislessia, quali siano i passi da compiere, dalla Asl alla certificaz­ione, diventano informazio­ni fondamenta­li soprattutt­o per i genitori dei ragazzi che spesso ci contattano per avere indicazion­i», spiega Giuseppe.

Neurodiver­sità

«Quel che più ripetiamo loro», dice Pietrosilv­io, «è che non è un handicap, ma una neurodiver­sità. Quando noi abbiamo ricevuto la diagnosi ci si è aperto un nuovo mondo. Poi ci siamo buttati in questa avventura e per dieci anni abbiamo tracciato mappe, un tesoro che oggi possiamo condivider­e. Non abbiamo avuto nessun dubbio e possiamo dire che la bussola ha segnato la giusta direzione».

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Da sinistra i fratelli Giuseppe e Pietrosilv­io Cipolla

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