Lo show di Meloni: «Ho perso Ma è Quaresima, niente alcol»
La presidente del Consiglio: non è il giorno migliore Vado via subito, qui a Draghi avete portato sfiga
La premier scherza con la stampa estera: mai sottovalutare i buoni costretti a diventare cattivi
Non è esattamente un giorno allegro per lei quello dopo la sconfitta in Sardegna, ma quando era stato fissato l’incontro con i corrispondenti della stampa estera sicuramente Giorgia Meloni un flop non se lo aspettava.
E dunque la premier mantiene l’impegno e si presenta all’inaugurazione della nuova sede proprio in quella che fu la residenza e l’ufficio del leader di FI: «Vi faccio un in bocca al lupo per la nuova sede, non so cosa ne pensi Silvio Berlusconi da lassù del fatto che questa “banda di comunisti”, come vi definiva, si trasferisca a Palazzo Grazioli, ma sono i casi della vita».
Il filo conduttore della serata inizia e termina proprio sul tono dello scherzo e della leggerezza. Anche quando la premier concede un’unica battuta sul voto in Sardegna: «So — dice — che da me ci si aspetta un intervento leggero e divertente, ma non ero leggera a 15 anni, figuriamoci dopo 16 mesi a Palazzo Chigi. In più mi invitate nel giorno in cui perdo le elezioni e sto facendo la quaresima, non posso affogare neppure i miei dispiaceri nell’alcol... non è la giornata migliore per aspettarsi simpatia e allegria».
Il tono allegro Giorgia Meloni lo tiene per tutta la sua visita, forse per scaricare la tensione. Ma qualcosa per mettere in chiaro che al governo non è affatto di passaggio la premier la dice: «Sono giornalista come voi ma ho vissuto i due terzi della mia esistenza nell’impegno politico, che considero la più straordinaria forma di impegno civile. Non avrei mai immaginato di arrivare dove sono, non amo starci e potrei rimanerci più degli altri proprio per questa ragione». E poi, in modo ben più ironico: «Vi ringrazio se non altro per il buon auspicio, perché mi avete invitato a questa cena e poi mi avete spiegato che, dopo due giorni che era venuto, a Mario Draghi
avete portato una sfiga senza precedenti. Quindi, farò del mio meglio per allontanarmi da questa sala il prima possibile per cercare di rimanere un pochino a governare questa Nazione...».
La serata scorre tra battute e aneddoti: «Un mio collaboratore dice che il mio motto è “moriremo tutti”: non sono ottimista, vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma vedendo sempre lo scenario peggiore sono in grado di affrontare tutti gli scenari». Poi: «Nessuno dei miei sogni nel cassetto si è realizzato: volevo fare la cantante ma sono stonata; volevo giocare a pallavolo ma sono nana; volevo conoscere Michael Jackson ma è morto troppo presto. Ma lui mi ha insegnato l’inglese. Ho quasi tutti i sette vizi capitali ma non la vanità. Non sono sempre arrabbiata, è la mia faccia». L’appuntamento continua sullo stesso tono: «Mi considero una persona perbene e buona, e so che non bisogna mai sottovalutare la potenziale cattiveria di un buono costretto a essere cattivo. Quello che mi fa arrabbiare è la slealtà, l’umiliazione e perdere a burraco, cosa che mi sta capitando spesso, diciamo che quest’anno non è partito benissimo...».
Pochi gli accenni alla politica. Tra questi, un passaggio sulle riforme: «Vorrei semplicemente garantire che chi governa in Italia lo scelgano i cittadini». Con stoccata: «Abbiamo proposto una riforma costituzionale per la quale ci sono accuse. Un famoso commentatore americano citava Mussolini, perché si potrebbe con pochi voti avere una maggioranza. Accade in molte altre democrazie, per esempio in Francia dove c’è un presidenzialismo in forza del quale col secondo turno, se al primo hai preso il 18%, se vinci governi la nazione. Mi sembrano letture un po’ forzate».