Corriere della Sera

Un miliardo in dono alla sua università (che diventa gratis)

Il gesto della presidente, la 93enne Gottesman

- Samuele Finetti

Quando suo marito le ha lasciato in eredità la sua fortuna, le ha dato una semplice istruzione: «Con questi soldi, fa’ qualsiasi cosa ti sembri giusta». E lei ha deciso di fare un regalo: al migliaio di studenti dell’università dove ha insegnato per tutta la vita e a tutti quelli che verranno dopo di loro.

Il miliardo di dollari donato da Ruth Gottesman all’Albert Einstein College of Medicine di New York permetterà infatti all’ateneo di cancellare per sempre la retta, fissata a 60 mila dollari (55 mila euro) l’anno. Lei stessa ha dato la notizia ai futuri dottori riuniti nell’aula magna dell’università, una sorpresa cui hanno reagito con sorrisi, abbracci e lacrime di gioia (il debito medio di un neolaureat­o è di 200 mila dollari). Gottesman, oggi 93enne, fu assunta nel 1968 e per decenni ha studiato i disturbi del linguaggio. Dopo la pensione, ha fatto parte del consiglio dei fiduciari del college e ora ne è presidente. Quando, nel 2022, suo marito David è morto (a 96 anni), ha ereditato un consistent­e pacchetto di azioni della Berkshire Hathaway, la holding fondata da Warren Buffet di cui il consorte è stato a lungo un dirigente prima di creare il proprio fondo di investimen­ti.

Dopo essersi consigliat­a coi figli, l’ex professore­ssa ha deciso per la donazione miliardari­a, la più generosa mai elargita a un’università di medicina negli Stati Uniti. Non è la più sostanzios­a di sempre — il record spetta all’ex sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, che nel 2018 donò alla Johns Hopkins University 1,8 miliardi — e segue altre donazioni da centinaia di milioni arrivate agli atenei della città negli ultimi anni. Ma, come scrive il New York Times, la grande differenza è che, mentre queste ultime sono finite quasi tutte a blasonati atenei di Manhattan, il campus dell’Albert Einstein College si trova nel Bronx, uno dei quartieri più poveri nonché ultimo nella classifica statale che valuta l’efficienza della sanità nelle contee.

Una delle poche eccellenze è il Montefiore Medical Center, l’ospedale legato all’ateneo. A dirigere entrambi è Philip Ozuah, un pediatra, legatissim­o alla donatrice. Il Times racconta la storia della loro amicizia, nata quattro anni fa a bordo di un aereo e sbocciata quando, durante il Covid, Ozuah andò a visitare ogni giorno per tre settimane i coniugi malati.

Lunedì non poteva che esserci lui sul palco con Gottesman per l’annuncio. Lei ha insistito a lungo per restare nell’anonimato, lui ha insistito: «Pensa a quanti troveranno d’ispirazion­e il tuo gesto». Ha ceduto, ma a una condizione: che l’ateneo restasse intitolato ad Albert Einstein. Fu lo scienziato in persona a dare il suo benestare perché prendesse il suo nome. E quello non ha prezzo.

La condizione

L’ex docente non ha voluto che il college prendesse il suo nome: «Impossibil­e sostituire quello di Einstein»

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 ?? ?? L’annuncio Due momenti del discorso di Gottesman: l’ex docente sul palco annuncia la donazione record e l’esultanza degli studenti. La prima rata della retta del 2024 verrà loro restituita
L’annuncio Due momenti del discorso di Gottesman: l’ex docente sul palco annuncia la donazione record e l’esultanza degli studenti. La prima rata della retta del 2024 verrà loro restituita

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