Frane e allagamenti, treni fermi e scuole chiuse in Veneto
Allarme maltempo in tutto il Centro-Nord. Evacuate 18 famiglie a Prato, piene in Emilia-Romagna
Frane, esondazioni, paesi isolati, strade e linee ferroviari interrotte. Dopo giorni di piogge (e neve in montagna) i terreni sono saturi e si contano i danni, soprattutto al Nord. E non è ancora finita, con la forte perturbazione che oggi si sposterà verso sud interessando praticamente tutte le regioni italiane.
Ieri la situazione più critica nel Nordest e in Liguria. Nel pomeriggio dopo le 16 è stata interrotta la linea ferroviaria Milano-Venezia tra le stazioni di Vicenza e Padova. Allagamenti nel Padovano e nel Veronese, osservati speciali i fiumi del Vicentino. «Sono ore complesse» ha avvertito il governatore veneto Luca Zaia.
A Soave, nel Veronese, sono state chiuse le paratie tra Alpone e Tramigna sul ponte lungo la Strada regionale. In Valpolicella una frana ha interrotto la strada tra le frazioni di Torbe e Prun, nel comune di Negrar. A Badia Calavena bloccato un tratto della provinciale. Per il forte vento sono caduti alberi sui binari interrompendo per quasi due ore la linea fra Verona e Mantova. Acqua alta a Venezia, con il picco raggiunto a mezzogiorno.
E oggi a Vicenza scuole chiuse, il Centro operativo comunale ha invitato la cittadinanza «a limitare il più possibile gli spostamenti fino al termine dell’emergenza».
Dopo i disagi di lunedì, anche ieri altri problemi in diverse zone della Liguria. Nello Spezzino le frane a Calice al
Cornoviglio hanno isolato un centinaio di persone. Uno smottamento lungo la provinciale a Davagna (Genova) ha causato la rottura della tubazione del gas. Chiusa la statale del Turchino invasa dai massi nei pressi di Gnocchetto.
Ieri a mezzogiorno è scattata l’allerta arancione anche su buona parte dell’Emilia: piene con allagamenti nelle aree golenali a valle dei fiumi Arda, Parma, Enza, Secchia e Reno. È esondato il torrente Quaresimo nel Reggiano, chiuso il ponte di Sorbolo Levante sul fiume Enza che ha raggiunto il livello di 11 metri su una soglia di attenzione di 3.
In Toscana è invece tornata a farsi difficile la situazione nelle aree colpite dall’alluvione a novembre: in serata a Montemurlo (Prato) sono state evacuate 18 famiglie per il rischio di una frana. Tre famiglie sono rimaste isolate in Garfagnana; chiusa temporaneamente anche la statale Tosco-Romagnola.
Si prevede intanto un’altra giornata d’allarme. La Protezione civile ha diramato l’allerta rossa in Veneto, arancione in Emilia-Romagna e gialla in altre 14 regioni. Il Comune di Napoli ha deciso per oggi la chiusura dei parchi cittadini. Su Alpi e Prealpi è alto il rischio di valanghe.