Corriere della Sera

Malore in hotel, Barone in gravi condizioni

Il dg della Fiorentina sta male nel ritiro della squadra, Commisso collegato. Rinviata la gara con l’atalanta

- Di Leonardo Bardazzi

FIRENZE «Mi sento male». Una richiesta d’aiuto all’amico e d.s. viola Daniele Pradè dalla sua camera d’albergo e poi la corsa in ambulanza verso l’ospedale San Raffaele di Milano, dopo che il medico sociale della Fiorentina Luca Pengue aveva provato due volte a rianimarlo. Sono le 15.24 di ieri quando il d.g. viola Joe Barone si sente male. La Fiorentina si trova in ritiro a Cavenago di Brianza, al Devero Hotel, in attesa di affrontare l’atalanta in una partita che valeva un pezzo di qualificaz­ione europea.

Molto presto però, tra i giocatori di Italiano, la notizia delle gravi condizioni del d.g., si diffonde. Mentre la mente torna a quel maledetto 4 marzo 2018, quando Davide Astori, in ritiro con la squadra a Udine, morì improvvisa­mente durante il sonno. In Lega nel frattempo si erano già attivati, anche perché la Fiorentina, scossa e con Commisso in collegamen­to continuo dagli Usa, chiede subito di non giocare: «Si comunica che è disposto il rinvio a data da destinarsi della gara Atalanta-fiorentina», si legge sul sito di via Rosellini poco dopo le 17. Qualcuno è già al Gewiss Stadium e quando lo speaker annuncia che la partita non ci sarà, partono fischi. Ci sarà tempo per capire quando si potrà recuperare la sfida, anche se tra Coppa Italia (Atalanta e Fiorentina si sfideranno in semifinale) e coppe europee, aprile è da escludere.

La Fiorentina invece allo stadio ieri non è mai arrivata, anche perché tutti vogliono notizie: Italiano e Biraghi sono i primi ad arrivare al San Raffaele (Pradè era in ambulanza con Barone), poi il d.t. Burdisso, Milenkovic, Belotti e qualche altro. Camilla, la moglie di Barone, raggiunge Milano intorno alle 20.30, mentre i 4 figli arriverann­o oggi dagli States. Girano voci terribili, poi, poco prima delle 22, ecco il comunicato viola: «Joe Barone è ricoverato presso la terapia intensiva cardiochir­urgica dell’ospedale San Raffaele di Milano diretta dal prof. Zangrillo. Le condizioni cliniche sono critiche ma stabili. Barone è trattato con le terapie più avanzate in tema di sostegno e supporto della funzione cardiaca». Un nuovo aggiorname­nto è atteso per oggi. Cinquantot­to anni mercoledì prossimo, siciliano di Pozzallo ma cresciuto negli Stati Uniti, Barone ha iniziato a lavorare nel calcio nei Cosmos di New York. Proprio da quell’esperienza nasce un rapporto con Rocco Commisso che va oltre il lavoro: nel maggio 2019 è al Franchi durante Fiorentina­genoa, partita che sancirà la salvezza viola. È il segnale che qualcosa sta cambiando e infatti a giugno Commisso acquisterà il club dai Della Valle.

Direttore generale ma in pratica vero braccio destro della proprietà, Barone alla Fiorentina si occupa di tutto. Mercato, allenatori, organizzaz­ione, stadio e Viola Park. Il nuovo centro sportivo è il suo fiore all’occhiello, lo stadio di proprietà il suo cruccio: con la burocrazia e la politica sono volate parole grosse, specie dopo il no della Sovrintend­enza alla demolizion­e del Franchi e i troppi intralci sulla strada dello stadio nuovo. «Sono scosso dalla notizia», ha detto il presidente Figc Gabriele Gravina. «Forza Joe», ha scritto il sindaco Nardella, mentre l’ad interista Giuseppe Marotta ha espresso «affetto e vicinanza a lui e alla famiglia».

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Joe Barone, braccio destro del patron della Fiorentina Rocco Commisso: nato in Sicilia e cresciuto negli Usa
(Lapresse) Dirigente Joe Barone, braccio destro del patron della Fiorentina Rocco Commisso: nato in Sicilia e cresciuto negli Usa

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