«Kum!», la scuola (anche) del futuro
Da oggi a domenica l’ottava edizione del festival, dedicata alla formazione
La scuola come patrimonio di cultura e di sapere che viene tramandato da una generazione all’altra, come un’opera d’arte in continuo divenire, teatro di rapporti di fiducia e di rispetto reciproco. «La vita della scuola» sarà il tema centrale di KUM! Festival, da oggi a domenica a Pesaro, Capitale italiana della Cultura 2024. Creata e diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati e con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, la tre giorni, giunta alla VIII edizione, intende riflettere sul ruolo dell’educazione e della formazione, proiettandosi verso il futuro. Un intreccio di discipline, come teatro, filosofia, letteratura, psicoanalisi che si declineranno in numerose forme: dialoghi, spettacoli, lectio magistralis.
Tra le personalità del mondo culturale presenti, Luigina Mortari, Ivano Dionigi, Erri De Luca, Gad Lerner, Mauro Magatti. Ad aprire il festival oggi pomeriggio, le giornaliste Annalisa Cuzzocrea e Marianna Aprile che parleranno della formazione dei bambini di oggi per ipotizzare gli adulti di domani. A seguire la lectio Crash Test dello scrittore Edoardo Albinati che condividerà la sua esperienza di insegnamento nelle carceri. Nel corso delle giornate, anche ritratti di personaggi come Muhammad Ali, Maria Montessori, Adriano Olivetti, per riflettere su pensiero pedagogico, digitale e sfide del quotidiano.
«Pier Paolo Pasolini diceva che dove c’è vuoto di cultura, c’è desiderio di morte. Ecco, noi potremmo dire, proseguendo il suo pensiero, che dove c’è cultura c’è desiderio di vita», ha dichiarato Recalcati, che chiuderà la rassegna con la lectio Radura della scuola, incentrata sulla scuola come luogo di trasmissione del sapere. (giulia zamponi)