Corriere della Sera

«Chi ha sparato poteva colpire un bimbo»

Fuorigrott­a, la mamma ferita al parco giochi. «A questi ragazzi dico: così rovinate voi stessi e le vostre famiglie»

- Gennaro Scala

Ha trascorso la notte in ospedale e non ha chiuso occhio. Luisa Mangiapia, 49 anni, al pronto soccorso ci è finita giovedì sera, dopo essere stata ferita per errore con un colpo di pistola esploso da un gruppo di giovani in un parco pubblico di Fuorigrott­a a Napoli. Nel parco ci era andata insieme alla figlia di 11 anni. Alle giostrine c’erano molti bambini insieme ai genitori, quando si è scatenato l’inferno. Il sangue, la corsa in ospedale, le indagini e una consapevol­ezza: a Napoli si può morire anche così.

La signora Luisa è stata ferita ma ha trovato la forza di parlare ai ragazzi del quartiere, a chi, probabilme­nte, l’ha colpita: «Smettetela. Pensate ai vostri genitori, pensate al dolore che potreste causare loro. Non pensate solo ai soldi. Così uccidete voi stessi e le vostre famiglie, vi rovinate la vita».

Cosa direbbe a chi ha premuto il grilletto?

«Che lo perdono, che so che non voleva colpire me, che lo ha fatto per errore. Penso che avrebbe potuto colpire un bambino, penso ai suoi genitori, al dolore che sentono».

Ci racconti cosa è accaduto in quella piazza.

«Ero insieme ad altre mamme con i loro figli, avevamo deciso di approfitta­re della bella giornata per uscire un po’. I bambini giocavano, noi chiacchier­avamo poco distanti».

Poi, il caos...

«Esatto. Chi si è accorto subito di cosa stesse accadendo è scappato. Io non mi ero accorta di nulla, neppure di essere stata ferita. Me ne sono resa conto solo dopo aver visto il sangue sulla mia gamba. Attorno a me non c’era più nessuno e ho cominciato a urlare, ma non avevano capito che ero stata colpita. Indossavo un pantalone nero e il sangue non si vedeva».

Chi è intervenut­o?

«Alcuni amici. Mi hanno tamponato il sangue con una sciarpa ed hanno stretto la gamba con una cintura per bloccare l’emorragia. Li ringrazio tutti, dal primo all’ultimo».

È andata bene…

«Sono stata fortunata. Qualcuno in cielo mi ha salvata e so chi è: mio figlio Giuseppe che ho perso quattro anni fa in un incidente».

Si sente spesso parlare di sparatorie e di scorriband­e armate, le tristement­e note «stese». Fuorigrott­a è un quartiere pericoloso?

«Lo è diventato, ma noi che ci abitiamo non possiamo fare a meno di frequentar­lo. Possiamo solo sperare che non accada niente».

Lei ha visto chi ha sparato?

«Da lontano. Ho visto solo che c’erano dei giovani, alcuni con il casco sulla testa. Poi è accaduto tutto all’improvviso, ma non ho visto nient’altro».

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In ospedale Luisa Mangiapia, 49 anni, è la donna ferita giovedì da un colpo di pistola alla gamba in un parco in piazza Italia a Fuorigrott­a In basso i rilievi della polizia scientific­a che repertano bossoli

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