«Io consulente del risparmio: fate attenzione ai costi»
Da professionista nel settore del risparmio, ho letto con dispiacere la lettera del signor Polizzi (Corriere, 3 aprile). Da 10 anni ho lasciato il posto sicuro in banca. Ora sono consulente libero professionista e non sono più legato da logiche di budget di alcun tipo. Non nascondo due aspetti: la prima esperienza post banca è stata proprio con una «big» del risparmio gestito che però mi portava a proporre i prodotti di casa, a mio avviso troppo costosi e a discapito di prodotti più efficienti ed economici. Consapevole che a maggiori costi corrispondevano anche maggiori guadagni per me, dopo un anno ho preferito cambiare. Il secondo aspetto è che più di una volta io stesso mi sono considerato fortunato perché so destreggiarmi tra costi, rischi e rendimenti. Mi sono chiesto quanto facilmente avrei capito costi e caratteristiche dei prodotti finanziari, se il mio lavoro e la mia formazione fossero stati diversi. Non a caso, non mi vergogno di ammetterlo, ho già detto a mia moglie a chi fare gestire i nostri risparmi in caso di mia dipartita. Purtroppo seguire i propri risparmi è complesso, richiede impegno e tempo da dedicare. È quasi un lavoro. Mi permetto di dare alcuni consigli: sottoscrivere solo i prodotti che si riesce a capire, esigere sempre la trasparenza di tutti i costi (in percentuale ma anche in euro), sia prima di sottoscrivere, sia controllando ex post. Ci sono espliciti obblighi normativi a riguardo ed è l’unico modo per essere pienamente consapevoli, evitare sorprese e avere delle aspettative di rendimento adeguate. Inoltre non bisogna temere di negoziare le condizioni e si cerchi il confronto con più intermediari.
Alberto Zanivan, Milano
Il nostro lettore, professionista del risparmio, dà qualche consiglio a chi vuole investire senza incappare in prodotti finanziari costosi a sua insaputa