Corriere della Sera

Cambia l’industria delle quattro ruote, sono sempre più micro imprese

- Bianca Carretto

Una ricerca presentata dalla Confederaz­ione Nazionale dell’artigianat­o e della Piccola e Media Impresa (Cna) della Lombardia, ha confermato che il ruolo dell’automotive e della logistica è centrale per la regione. Le aziende del settore sono cresciute in dieci anni del 13%, quelle della logistica si sono contratte del 3%, pur aumentando il numero degli addetti, rispettiva­mente del 14% e del 32%. Sono coinvolte nello studio, la Lombardia (seconda in Europa per crescita, dietro solo alle Fiandre), il Veneto e l’emilia Romagna, il triangolo più competitiv­o italiano. Le aziende lombarde dell’auto alla fine dello scorso anno erano 30.010 e occupano, in media, 3,2 incaricati. L’89,2% di queste società sono micro imprese, l’1,2% può essere definita grande. La filiera ha pesato, nel 2023, sull’export regionale per oltre 6 miliardi di euro. Il personale del compartime­nto conta circa 96.500 persone (il 2,3% del totale lombardo) e opera, per il 45,4%, in attività più che altro commercial­i, con meno di 10 dipendenti e un fatturato che non supera i 2 milioni. I tre presidenti del Cna — Giovanni

Bozzini per la Lombardia, Moreno De Col per il Veneto e Paolo Cavini per l’emilia Romagna — hanno espresso la necessità di «escogitare e implementa­re soluzioni utili per la tutela della sostenibil­ità», pur consideran­do che «una transizion­e incentrata unicamente sull’elettrico danneggia competitiv­ità e occupazion­e di tutto il reparto». Inoltre le limitazion­i imposte dall’austria sul Brennero stanno divenendo insostenib­ili per la logistica.

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