Sull’orlo del baratro, il Napoli si sveglia e rimonta
Sotto 1-0 e contestato dai suoi tifosi, reagisce e con i campionissimi incenerisce il Monza
«Se non giocheremo sempre da Napoli perderemo con chiunque». Calzona ammonisce i suoi giocatori, protagonisti di una gara dal duplice volto. Sconcertante nel primo tempo, tanto da provocare la contestazione dei 2500 tifosi arrivati a Monza. Scintillante, come nella stagione dello scudetto nella ripresa, quando nel giro di 13 minuti, fra il 55’ e il 68’, hanno ribaltato la gara. «All’intervallo ho detto alla squadra che per vincere bisogna correre» è la ricetta semplice del tecnico condiviso da De Laurentiis con la Slovacchia. Troppo brutto il Napoli del primo tempo per essere vero e soprattutto per poter ambire a un posto nelle coppe: al 9’ i ragazzi di Palladino sono già in vantaggio grazie alla zuccata di Djuric, al suo primo gol con la maglia del Monza.
Gli ultrà del Napoli sono inferociti, denunciando fra striscioni e cori la mancanza di attributi dei giocatori e invitandoli fra i fischi ad andare a lavorare. Per contro la curva del Monza, usando parole ripetute da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, pare inviare alla Fininvest un messaggio di scarsa fiducia nel progetto dei futuri soci, il gruppo Orienta Capital Partners: «Il calcio non afferisce alla sfera del business ma dei sentimenti, come la religione con i misteri dolorosi e gaudiosi. Ed è così che siamo andati avanti insieme arrivando per la prima volta in A».
In questo clima elettrico, il Napoli rientra in campo nella ripresa con un atteggiamento rinnovato: sono però i colpi dei campionissimi e i cambi del tecnico a invertire il trend. Prima Osimhen vola in cielo, sovrastando Izzo, per spingere in rete l’assist di Anguissa. Due minuti dopo, il subentrato Politano con un tiro al volo mira all’incrocio: la gara è capovolta. Il Napoli vola. «È subentrato lo scoraggiamento, ci siamo disuniti» confessa Palladino.
Al 60’ Zielinski, finora escluso dal progetto del Napoli in polemica per il contratto già firmato con l’inter, sigilla il successo con un sinistro da fuori area. Colpani, con un tiro a giro deviato da Juan Jesus, accorcia le distanze ma Raspadori realizza il poker consegnando al Napoli le speranze di acciuffare un posto nel salotto europeo. Ma quanti rimpianti.