Corriere della Sera

Il «cambio» di Arianna, jolly dei momenti difficili: farà il suo primo comizio

La sorella della premier domani sul palco di Viterbo

- Di Tommaso Labate

ROMA Dentro quel «sono un soldato» ripetuto compulsiva­mente tutte le volte che qualcuno le chiede delle sue ambizioni future — e dall’inizio della legislatur­a sarà successo centinaia di volte — Arianna Meloni comprende una serie di punti fermi, che così sono stati, così sono e così rimangono. Tra questi, irrinuncia­bile fino a nuovo ordine, la granitica decisione di non voler andare in television­e, di non voler prendere parte a talk show, di voler rimanere il più possibile lontano dai riflettori.

Eppure, nella testa di Meloni senior, una sorta di cambio di strategia c’è. Lasciatasi alle spalle la fase «Arianna è sempre stata penalizzat­a perché mia sorella» (la frase è della presidente del Consiglio) e avviate le pratiche per l’avvio del cursus honorum che le riconosce fattivamen­te dentro Fratelli d’italia uno status che idealmente le era già riconosciu­to da chiunque (la dicitura esatta è «responsabi­le della segreteria politica»), adesso — come ha raccontato ieri il Foglio in un retroscena molto informato — è tempo dei primi «comizi da leader». Si comincia domani alle 17, da Viterbo, nel giorno in cui la sorella Giorgia e gli altri leader del centrodest­ra chiuderann­o a Potenza la campagna elettorale di Vito Bardi; si prosegue nel tardo pomeriggio a Tarquinia, dove si vota anche per il sindaco.

Ora non è tanto, o non solo, il fatto che Meloni senior sia impegnata in prima persona in una campagna elettorale, circostanz­a che quelli che minimizzan­o la portata della notizia derubrican­o «a cosa che lei fa praticamen­te sempre, da trent’anni a questa parte». Il tema è come all’interno di Fratelli d’italia pubblicizz­ino la cosa, con tanto di card facile da inoltrare su Whatsapp e da condivider­e sui social network, con mega foto in primo piano di Arianna al microfono e caratteri cubitali in testa, «Arianna Meloni nella Tuscia». Trattament­o da generale, altro che soldato. Tanto è bastato per far registrare due sold out annunciati, sia a Viterbo che a Tarquinia, dove la folla dei militanti si unirà a

quella dei giornalist­i al seguito.

Lo studio dell’inglese, che la sorella presidente del Consiglio parla già perfettame­nte, accompagna­to da uno standing che la fa assomiglia­re sempre più a una sorta di vice leader tanto votata al partito quanto poco al governo, ne ha accresciut­o la fama. Se si è fuori dal perimetro di Fratelli d’italia è problemati­co chiederle un appuntamen­to, difficilis­simo parlarle, quasi impossibil­e incontrarl­a, fantascien­tifico sottoporle questioni che hanno a che fare con le nomine in generale e men che meno, tanto per dirne una, con la Rai. Se la si cerca direttamen­te, risponde «sono in riunione»; se lo si fa tramite segreteria, «Arianna è impegnata in una riunione». Cambiando l’ordine di fattori o addendi, il risultato non cambia e non si viene richiamati.

Cresciuta a pane e diffidenza come tutti i custodi più accaniti dell’ortodossia di un partito e fedele alla grammatica dello scontro muscolare, Arianna Meloni è il jolly per i momenti complicati. «Siamo sotto attacco», «non abbiamo scheletri nell’armadio», «pensano di farci saltare il sistema nervoso ma non ci riuscirann­o», «continuerà il veleno contro di me e contro di noi» sono gli spartiti che recita meglio. Più incline ai codici della politica che sa sporcarsi le mani praticati in anni e anni di opposizion­e dura che non alle tartine delle tavolate imbastite di appuntamen­ti con le auto blu che aspettano all’ingresso col motore già acceso, la presenza di Meloni senior nella campagna elettorale crescerà al crescere del livello dello scontro. Col centrosini­stra, certo; ma anche col resto del centrodest­ra. La presenza della sorella Giorgia in cima alle liste di Fratelli d’italia la toglierà dall’imbarazzo di dover accettare un posto che in caso contrario sarebbe stato suo. «Fate attenzione alla prima volta che la vedrete in tv», dice uno che la conosce bene. «Quando succederà, è il segno che la sorella Giorgia vive un momento che considera molto complicato».

La riservatez­za

Se si è fuori dal perimetro di FDI è difficile parlarle e quasi impossibil­e incontrarl­a

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Le sorelle Arianna e Giorgia Meloni, 48 e 47 anni. Arianna è la responsabi­le della segreteria politica e del tesseramen­to di Fratelli d’italia dall’agosto 2023. Giorgia Meloni, fondatrice e leader di FDI, è presidente del Consiglio dal 22 ottobre 2022
In famiglia Le sorelle Arianna e Giorgia Meloni, 48 e 47 anni. Arianna è la responsabi­le della segreteria politica e del tesseramen­to di Fratelli d’italia dall’agosto 2023. Giorgia Meloni, fondatrice e leader di FDI, è presidente del Consiglio dal 22 ottobre 2022

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