Essilux, spinta sul welfare Ai dipendenti 36 milioni
Tra premio di risultato, azioni e bonus. Un piano da un miliardo
Sale a 36,3 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto allo scorso anno, il premio di risultato lordo per il 2023 che Essilux riserva ai dipendenti italiani: circa 20 mila impegnati tra uffici, produzione e logistica. Il premio può arrivare fino a 4.100 euro lordi e ad oltre 4.400 euro se il dipendente sceglie di convertire la cifra in beni e servizi di welfare. In pratica è come se ogni lavoratore ricevesse due mesi di stipendio in più.
L’occasione per presentare il premio è stato l’incontro tra le rappresentanze sindacali nazionali e territoriali, le Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresentanti della multinazionale degli occhiali. «Lo chiamiamo premio di risultato ma in realtà non è una concessione, è una parte variabile di remunerazione pienamente guadagnata da ogni lavoratore — ha detto il presidente e ceo Francesco Milleri —. È il risultato tangibile del loro contributo al successo del gruppo. È un importo che si aggiunge all’investimento di pari valore che ogni anno sostiene il nostro sistema di welfare, per offrire servizi a sostegno del reddito, delle famiglie, dei giovani e del loro percorso professionale». Il premio è stato possibile perché Essilux, che presenterà oggi i risultati del primo trimestre, ha toccato elevati traguardi di redditività ma incrocia anche gli obiettivi raggiunti nella sostenibilità.
«Anche i nostri piani di azionariato diffuso hanno un ruolo essenziale, sono un elemento ulteriore di condivisione di benessere e obiettivi tra azienda e dipendenti, dice Milleri—. Assieme a bonus, incentivi a lungo termine, welfare e altre iniziative, solo nel 2023 hanno contribuito a redistribuire valore per circa un miliardo tra le nostre 200 mila persone nel mondo». Nelle prossime settimane circa un migliaio di addetti sperimenteranno le settimane corte in fabbrica. «Guardiamo al futuro delle nostre organizzazioni, con un’ambizione: preparare e adeguare l’azienda ai cambiamenti digitali, tecnologici e sociali sempre più rapidi e profondi, dall’introduzione dell’ai allo smart working, nell’ottica di valorizzare l’eccellenza del Made in Italy». Il piano dei 4 giorni in fabbrica è partito con il calendario fino a giugno per Agordo, Cencenighe, Lauriano, Pederobba, Sedico e Rovereto, cuore produttivo tra Veneto e Piemonte.