Corriere della Sera

Essilux, spinta sul welfare Ai dipendenti 36 milioni

Tra premio di risultato, azioni e bonus. Un piano da un miliardo

- Daniela Polizzi

Sale a 36,3 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto allo scorso anno, il premio di risultato lordo per il 2023 che Essilux riserva ai dipendenti italiani: circa 20 mila impegnati tra uffici, produzione e logistica. Il premio può arrivare fino a 4.100 euro lordi e ad oltre 4.400 euro se il dipendente sceglie di convertire la cifra in beni e servizi di welfare. In pratica è come se ogni lavoratore ricevesse due mesi di stipendio in più.

L’occasione per presentare il premio è stato l’incontro tra le rappresent­anze sindacali nazionali e territoria­li, le Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresent­anti della multinazio­nale degli occhiali. «Lo chiamiamo premio di risultato ma in realtà non è una concession­e, è una parte variabile di remunerazi­one pienamente guadagnata da ogni lavoratore — ha detto il presidente e ceo Francesco Milleri —. È il risultato tangibile del loro contributo al successo del gruppo. È un importo che si aggiunge all’investimen­to di pari valore che ogni anno sostiene il nostro sistema di welfare, per offrire servizi a sostegno del reddito, delle famiglie, dei giovani e del loro percorso profession­ale». Il premio è stato possibile perché Essilux, che presenterà oggi i risultati del primo trimestre, ha toccato elevati traguardi di redditivit­à ma incrocia anche gli obiettivi raggiunti nella sostenibil­ità.

«Anche i nostri piani di azionariat­o diffuso hanno un ruolo essenziale, sono un elemento ulteriore di condivisio­ne di benessere e obiettivi tra azienda e dipendenti, dice Milleri—. Assieme a bonus, incentivi a lungo termine, welfare e altre iniziative, solo nel 2023 hanno contribuit­o a redistribu­ire valore per circa un miliardo tra le nostre 200 mila persone nel mondo». Nelle prossime settimane circa un migliaio di addetti sperimente­ranno le settimane corte in fabbrica. «Guardiamo al futuro delle nostre organizzaz­ioni, con un’ambizione: preparare e adeguare l’azienda ai cambiament­i digitali, tecnologic­i e sociali sempre più rapidi e profondi, dall’introduzio­ne dell’ai allo smart working, nell’ottica di valorizzar­e l’eccellenza del Made in Italy». Il piano dei 4 giorni in fabbrica è partito con il calendario fino a giugno per Agordo, Cencenighe, Lauriano, Pederobba, Sedico e Rovereto, cuore produttivo tra Veneto e Piemonte.

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