Urne aperte in Basilicata. Che cosa si giocano i partiti
«Mi raccomando Feli’ ricordati la scheda elettorale, il documento, tua moglie». Nel vento battente che scuoteva Potenza, ieri, era tutto un darsi da fare con parenti, amici, conoscenti per evitare di perdere anche uno dei 567.959 aventi diritto al voto che da stamane sono chiamati a scegliere il presidente della Regione Basilicata e 20 consiglieri: 13 a Potenza e 7 a Matera. In una sfida segnata dalla paura dell’astensione, che nel 2019 raggiunse il 53,5%. Ma, soprattutto, dal riaccendersi dell’atavica competizione tra Potenza e Matera che ha dato vita a una sorta di derby politico capace di coagulare consensi oltre gli schieramenti.
Una partita senza esclusione di colpi. A turno unico, senza ballottaggio e con forte rischio annullamento della scheda. Le preferenze per i consiglieri devono essere al massimo due, una di un uomo e l’altra di una donna. E non c’è il voto disgiunto: se si opta per un candidato presidente non si può esprimere la preferenza per un candidato consigliere di una lista che non lo sostiene. Escluso dunque l’effetto Sardegna con Alessandra Todde votata anche da alcuni di centrodestra.
Quindi attenzione. Tre i candidati. Vito Bardi, nato a Potenza, cresciuto a Filiano, ex vicecomandante della Guardia di finanza, 72 anni, sposato, due figli e una nipotina, quattro lauree, indicato da Silvio Berlusconi nel 2019 candidato unico del centrodestra, vinse con il 42,2% dei voti dopo 24 anni di giunte del centrosinistra che si fermò al 33,1%, contro il 20,3% dell’m5s. Bardi corre per il bis sostenuto da sette liste: FI, FDI, Lega,udc-dc-popolari uniti, Azione, Orgoglio lucano e La vera Basilicata. Una coalizione extralarge che vede nella stessa squadra Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e l’ex governatore dem, campione di preferenze, Marcello Pittella.
A riaccendere le speranze di Matera, che non vede eleggere un presidente del suo territorio dai tempi di Filippo Bubbico nel 2000, c’è il candidato del campo largo Piero Marrese, 43 anni, sposato, tre figli, avvocato, sindaco di Montalbano Jonico e presidente della Provincia di Matera, riconfermato in entrambi gli incarichi, e presidente dell’upi Basilicata. Scelto dopo 10 tentativi di condivisione falliti da Pd e M5S, è sostenuto anche da Alleanza Verdi e Sinistra, Psi, La Basilicata possibile, Basilicata unita e Basilicata casa comune.
Derby tra capoluoghi Bardi (centrodestra) viene da Potenza, gli altri due in corsa, Follia e Marrese da Matera 20 i consiglieri regionali lucani che saranno eletti oltre al governatore: 13 per la provincia di Potenza, 7 per quella di Matera
A erodergli consensi a sinistra, e a Matera, il giornalista materano Eustachio Follia, 54 anni, due figli, un cane, fondatore del partito paneuropeo Volt. Lo spoglio dopo la chiusura dei seggi, i risultati arriveranno già domani sera.