Corriere della Sera

Ostaggi, l’appello di Biden: liberateli

La lettera firmata con altri 17 leader internazio­nali. Hamas: pronti a disarmare in cambio dello Stato

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Davide Frattini

GERUSALEMM­E Tiene in braccio la piccola Avigail Idan e assieme a 17 leader internazio­nali scrive una lettera per invocare il rilascio degli ostaggi che hanno passato altri 150 giorni nei cunicoli di Gaza dopo la liberazion­e della bambina alla fine dello scorso novembre. Joe Biden l’ha invitata alla Casa Bianca con i parenti che se ne prendono cura, i genitori sono stati uccisi il 7 ottobre. «L’intesa porterebbe a un cessate il fuoco immediato — scrivono il presidente americano e gli altri capi di governo, che rappresent­ano prigionier­i con doppia nazionalit­à o stranieri — e darebbe la possibilit­à di far entrare molti più aiuti. Sosteniamo gli sforzi per riportare i nostri cittadini a casa. Hamas deve lasciarli andare».

Le trattative sembrano andare avanti: una delegazion­e dal Cairo arriva oggi in Israele per discutere di un possibile accordo per una tregua temporanea in cambio della restituzio­ne degli ultimi sequestrat­i, mentre l’esercito continua i preparativ­i per l’invasione di Rafah, la città verso il confine con l’egitto dov’è ammassato oltre un milione e mezzo di sfollati dal nord ridotto in macerie, i palestines­i uccisi in totale sono oltre 34 mila.

La Brigata Nahal è stata ritirata dalla Striscia per un periodo di esercitazi­oni prima dell’incursione, a cui gli egiziani e Washington si oppongono. Un funzionari­o americano — scrive il giornale mes of Israel — sostiene che il governo di Benjamin Netanyahu avrebbe accettato il ritorno nel nord di Gaza dei rifugiati: è una delle richieste di Hamas e allo stesso tempo permettere­bbe di spostare i civili da Rafah come vuole la Casa Bianca.

I portavoce fondamenta­listi ribadiscon­o che le pressioni di Biden non servono, l’unica possibilit­à per raggiunger­e un accordo «è la fine della guerra e la rimozione totale delle truppe». Khalil Al Hayya, tra i capi che vivono all’estero, dichiara dal Qatar che il gruppo sarebbe disposto ad accettare una tregua di cinque anni e a deporre le armi se venisse creato uno Stato palestines­e nei confini del 1967. «Una posizione temporanea — chiarisce — perché abbiamo diritto a tutte le terre».

In ogni caso Hamas — commenta John Kirby, portavoce del consiglier­e per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca — «non può far parte di una futura nazione. C’è bisogno di governi da entrambe le parti che garantisca­no la pace».

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Joe Biden con Avigail Idan, 4 anni, liberata da Hamas
Alla Casa Bianca Joe Biden con Avigail Idan, 4 anni, liberata da Hamas

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