Corriere della Sera

Bhp, maxi offerta da 36 miliardi per le miniere Anglo American

Il titolo della società «preda» schizza del 16%. La Borsa di Londra tocca nuovi record

- Di Massimilia­no Jattoni Dall’asén

Il gruppo Bhp, la più grande società mineraria quotata in borsa al mondo, ha presentato ieri un’offerta da 36 miliardi di euro per il colosso Anglo American, proponendo un accordo per creare il più grande polo minerario di rame e facendo fare così un balzo alle azioni della rivale più piccola, che hanno toccato alla Borsa di Londra un +16%, unica piazza europea a chiudere in positivo.

La mossa arriva un anno dopo che Bhp ha acquistato il produttore di rame Oz Minerals per 5,7 miliardi di euro. Poiché Anglo American gestisce miniere in Paesi come Cile, Sud Africa, Brasile e Australia (e detiene il gruppo De Beers, storico estrattore di diamanti), se l’accordo andasse in porto Bhp avrebbe accesso finalmente al rame delle miniere del Sud America, darebbe vita al primo polo mondiale del rame e al più grande riassetto del settore da oltre un decennio.

La corsa al rame e ad altri metalli è dovuta al fatto che sono materie prime fondamenta­li nel passaggio all’energia pulita. E non è un caso che quest’anno il prezzo del rame sia aumentato sui mercati globali di oltre il 15%.

La proposta di Bhp subordina qualsiasi offerta alla rinuncia di Anglo American alla sua partecipaz­ione nelle operazioni di estrazione del platino e del minerale di ferro in Sud Africa, dove Bhp non ha attività.

Intanto, il colosso ha dichiarato che offrirà agli azionisti di Anglo American 25,08 sterline (28,23 euro) per ogni loro azione, includendo 4,86 sterline in azioni Anglo Platinum e 3,40 sterline in azioni Kumba Iron Ore e un premio del 31%. L’offerta non è vincolante ed è soggetta alle consuete condizioni, incluso il completame­nto della due diligence da parte di Bhp.

Dal canto suo, il Consiglio di Anglo American ha fatto sapere in una nota che «sta attualment­e esaminando la proposta con i suoi consulenti (Centerview Partners, Goldman Sachs, Morgan Stanley per la parte finanziari­a e Linklaters per gli aspetti legali, ndr)». Secondo le norme del Regno Unito relative a fusioni e acquisizio­ni, Bhp ha tempo fino alla chiusura delle attività, prevista per il 22 maggio, per presentare un’offerta formale ad Anglo American.

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Bhp Group è nata nel 2001 dalla fusione fra Billiton e Broken Hill Proprietar­y Company

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