Corriere della Sera

Poligrafic­o dello Stato, svolta per l’innovazion­e I piani per Pagopa

- Francesco Bertolino

Ha appena approvato un bilancio record, chiuso con un fatturato di 560 milioni e un utile più che raddoppiat­o a 137 milioni. Avrà un ruolo fondamenta­le nello sviluppo dell’it Wallet. Si accinge a diventare socio di maggioranz­a di Pagopa. L’istituto Poligrafic­o e Zecca dello Stato ha conquistat­o una nuova centralità, tanto che alcuni analisti ipotizzano che possa esserci un disegno del Mef per una sua privatizza­zione, almeno parziale. «Sono valutazion­i di competenza dell’azionista, a oggi non se ne è mai parlato e comunque la trasformaz­ione in corso richiede dedizione assoluta», sottolinea Francesco Soro, che da maggio 2023 guida la società controllat­a dallo Stato e mira a renderla il perno dell’innovazion­e pubblica. «È la naturale evoluzione dell’istituto che ha da sempre il compito, di garantire la fede pubblica e di custodire la fiducia degli italiani».

Oltre a stampare banconote, monete, passaporti, carte d’identità e e patenti, presto il Poligrafic­o si occuperà anche del portafogli­o digitale It Wallet, collaboran­do con Pagopa. «Grazie alla spinta del Sottosegre­tario Butti, l’italia sarà il primo Stato europeo a dotarsi del sistema wallet», rimarca Soro. Quanto alle polemiche sulla cessione di Pagopa, Soro si dice «felice che la versione finale della norma abbia rassicurat­o l’abi». Per il Poligrafic­o «è un investimen­to importante: garantisce sinergie che confermano, e accelerano, il nostro ruolo di piattaform­a di garanzia della pa e, unito alla collaboraz­ione con Poste, ci consente di guardare al futuro con ancor maggiore fiducia».

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