Corriere della Sera

«La Regione pressò i tecnici» L’indagine bis e il ruolo di Bucci

Presidente e sindaco intercetta­ti sul polo chimico. L’ombra del favore a Scio’ Aldo

- Andrea Pasqualett­o

Un deposito chimico pericoloso, il progetto di spostarlo dal quartiere popoloso di Genova dove si trova in un’area portuale, il sindaco Marco Bucci e il governator­e Giovanni Toti che caldeggian­o l’operazione. C’è però un problema: il Comitato tecnico regionale che si occupa del nullaosta dice no, operazione troppo rischiosa. Succede però che lo stesso Comitato, un paio di mesi dopo, cambi idea: parere favorevole. E succede anche che su quel parere si addensino i sospetti di un’associazio­ne di cittadini di Sampierdar­ena, il quartiere del porto dove i serbatoi chimici devono essere trasferiti, in un luogo che si chiama Ponte Somalia. Al punto da farne un esposto in Procura che ha portato all’apertura di un fascicolo con tre ipotesi di reato: traffico illecito d’influenze, abuso d’ufficio e induzione indebita a promettere utilità.

Premessa: Ponte Somalia è al centro del porto, a qualche centinaio di metri dalle case, in una zona ad alta densità di lavoratori delle banchine mercantili. Non è un posto isolato.

Va da sé che gli abitanti di Sampierdar­ena siano insorti. Anche perché l’idea di partenza era un’altra: spostare il deposito, di proprietà dell’azienda Superba del gruppo Pir di Ravenna, dall’attuale impianto di Multedo a Calata Concenter, zona meno compressa di Sampierdar­ena. Un nome, Concenter, che è emerso in questi giorni dagli atti dell’indagine della Procura di Genova sul sistema Toti e culminata con gli arresti domiciliar­i del governator­e.

Si tratta infatti di un’area cara all’imprendito­re Aldo Spinelli, finito pure lui ai domiciliar­i con l’accusa di aver finanziato i Comitati elettorali di Toti in cambio di concession­i, rinnovi e corsie preferenzi­ali. E Calata Concenter farebbe parte di questo pacchetto di favori. Lì Spinelli vuole farci grandi affari e aveva bisogno dell’appoggio di Toti. Chiedeva un tombamento per portare le sue attività. In una conversazi­one intercetta­ta il 22 dicembre del 2021 fra Toti e Bucci, nella quale i due discutono dello spostament­o dei depositi chimici a Ponte Somalia, il governator­e glielo dice chiaro: «Spinelli vuole che gli tombiamo quel c… di Concenter». Cioè, l’imprendito­re vuole quell’area e quindi, se non si vuole scontentar­e «Sciò Aldo», il deposito chimico sarebbe meglio metterlo altrove.

Tra l’altro, il sindaco ci teneva particolar­mente a spostare l’impianto perché faceva parte degli impegni presi in campagna elettorale. Grazie ai poteri da commissari­o per la ricostruzi­one del ponte Morandi e a 30 milioni di fondi, aveva ottenuto nel 2021 dall’autorità portuale, presieduta da Paolo Emilio Signorini (arrestato pure lui per corruzione nell’ambito dell’ultima inchiesta sulle tangenti) la disponibil­ità di Ponte Somalia a Sampierdar­ena.

Non aveva fatto i conti però con la cittadinan­za. E con il Comitato tecnico regionale presieduto dall’allora direttore dei Vigili del Fuoco della Liguria, Claudio Manzella, che aveva affidato la pratica a tre tecnici. «Esprimiamo parere contrario al rilascio del nullaosta», avevano concluso. Per poi fare retromarci­a.

Come mai? Un membro del Comitato ha raccontato a un giornalist­a del Fatto di aver ricevuto pressioni da un dirigente della Regione.

L’ipotesi di fondo è quella: piazzare la discarica a Sampierdar­ena in modo da non deludere nessuno di quelli del porto. Nessuno, a parte i residenti di Sampierdar­ena.

Toti sintetizza bene a Spinelli lo spirito del progetto complessiv­o: «Così si pacifica tutto, è felice Aponte, sei felice te, stanno bene pure loro, tutti contenti».

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