«La Regione pressò i tecnici» L’indagine bis e il ruolo di Bucci
Presidente e sindaco intercettati sul polo chimico. L’ombra del favore a Scio’ Aldo
Un deposito chimico pericoloso, il progetto di spostarlo dal quartiere popoloso di Genova dove si trova in un’area portuale, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti che caldeggiano l’operazione. C’è però un problema: il Comitato tecnico regionale che si occupa del nullaosta dice no, operazione troppo rischiosa. Succede però che lo stesso Comitato, un paio di mesi dopo, cambi idea: parere favorevole. E succede anche che su quel parere si addensino i sospetti di un’associazione di cittadini di Sampierdarena, il quartiere del porto dove i serbatoi chimici devono essere trasferiti, in un luogo che si chiama Ponte Somalia. Al punto da farne un esposto in Procura che ha portato all’apertura di un fascicolo con tre ipotesi di reato: traffico illecito d’influenze, abuso d’ufficio e induzione indebita a promettere utilità.
Premessa: Ponte Somalia è al centro del porto, a qualche centinaio di metri dalle case, in una zona ad alta densità di lavoratori delle banchine mercantili. Non è un posto isolato.
Va da sé che gli abitanti di Sampierdarena siano insorti. Anche perché l’idea di partenza era un’altra: spostare il deposito, di proprietà dell’azienda Superba del gruppo Pir di Ravenna, dall’attuale impianto di Multedo a Calata Concenter, zona meno compressa di Sampierdarena. Un nome, Concenter, che è emerso in questi giorni dagli atti dell’indagine della Procura di Genova sul sistema Toti e culminata con gli arresti domiciliari del governatore.
Si tratta infatti di un’area cara all’imprenditore Aldo Spinelli, finito pure lui ai domiciliari con l’accusa di aver finanziato i Comitati elettorali di Toti in cambio di concessioni, rinnovi e corsie preferenziali. E Calata Concenter farebbe parte di questo pacchetto di favori. Lì Spinelli vuole farci grandi affari e aveva bisogno dell’appoggio di Toti. Chiedeva un tombamento per portare le sue attività. In una conversazione intercettata il 22 dicembre del 2021 fra Toti e Bucci, nella quale i due discutono dello spostamento dei depositi chimici a Ponte Somalia, il governatore glielo dice chiaro: «Spinelli vuole che gli tombiamo quel c… di Concenter». Cioè, l’imprenditore vuole quell’area e quindi, se non si vuole scontentare «Sciò Aldo», il deposito chimico sarebbe meglio metterlo altrove.
Tra l’altro, il sindaco ci teneva particolarmente a spostare l’impianto perché faceva parte degli impegni presi in campagna elettorale. Grazie ai poteri da commissario per la ricostruzione del ponte Morandi e a 30 milioni di fondi, aveva ottenuto nel 2021 dall’autorità portuale, presieduta da Paolo Emilio Signorini (arrestato pure lui per corruzione nell’ambito dell’ultima inchiesta sulle tangenti) la disponibilità di Ponte Somalia a Sampierdarena.
Non aveva fatto i conti però con la cittadinanza. E con il Comitato tecnico regionale presieduto dall’allora direttore dei Vigili del Fuoco della Liguria, Claudio Manzella, che aveva affidato la pratica a tre tecnici. «Esprimiamo parere contrario al rilascio del nullaosta», avevano concluso. Per poi fare retromarcia.
Come mai? Un membro del Comitato ha raccontato a un giornalista del Fatto di aver ricevuto pressioni da un dirigente della Regione.
L’ipotesi di fondo è quella: piazzare la discarica a Sampierdarena in modo da non deludere nessuno di quelli del porto. Nessuno, a parte i residenti di Sampierdarena.
Toti sintetizza bene a Spinelli lo spirito del progetto complessivo: «Così si pacifica tutto, è felice Aponte, sei felice te, stanno bene pure loro, tutti contenti».