Conoscere la mente davanti a una birra Debutta in Trentino «Pint of science»
E il verbo non è scelto a caso. Il rigore scientifico si è accompagnato a un’assoluta semplicità nell’esposizione, concetti complessi sono stati spiegati con estrema chiarezza.
«È noto da tempo che negli esseri umani la parte destra e sinistra del cervello svolgono funzioni in parte diverse — afferma il docente — oggi siamo sicuri, tuttavia, che l’asimmetria del cervello non sia prerogativa unica della nostra specie, ma una caratteristica diffusa nel regno animale».
Sullo schermo allestito nella sala scorrono le immagini di pulcini che imparano a beccare il cibo sempre nel medesimo contenitore (anche loro sembrano avere una rappresentazione asimmetrica del numero), di cani che scodinzolano in modo più pronunciato da un lato o dall’altro a seconda dello stimolo che ricevono (dunque ci sono esempi di asimmetria anche nel controllo di organi non pari), di api che si scopre abbiano più recettori sull’antenna di destra.
Studiare come si origini e agisca l’asimmetria funzionale a livello del sistema nervoso e delle attività neuronali in altre specie animali può aiutare la comprensione del fenomeno. Ad esempio osservare la posizione dell’embrione del pulcino dentro all’uovo negli ultimi giorni prima della schiusa, consente di capire come la causa dell’asimmetria sia un mix di fattori genetici e ambientali.
«Il posizionamento asimmetrico dell’ embrione in certi momenti critici dello sviluppo è rilevante anche nella nostra specie — spiega Vallortigara — ad esempio nell’ultimo periodo della gravidanza il feto ha l’orecchio destro rivolto verso la parete addominale della madre, riceve dunque più stimolazione acustica».
Insomma, l’evoluzione dell’asimmetria del cervello si ipotizza sia stato un evento a due passi: «Molto tempo fa comparve in alcuni organismi l’asimmetria bilaterale del corpo comportando un vantaggio, perché il sistema nervoso era più bravo a fare certe cose — conclude il neuroscienziato — Quando il comportamento asimmetrico di uno ha contato per quello che riguarda gli altri, la direzione delle asimmetrie si è allineata forzosamente».
Insomma, mentre la comparsa del fenomeno è stata un passo neurologico, il perché oggi sia allineato a livello di popolazione lo si spiega con l’ecologia e la biologia evoluzionistica.
Alla fine Vallortigara ha deciso di premiare con una maglietta dell’iniziativa la solerzia di Lucia Martinelli, seduta tra il pubblico in prima fila che al termine della relazione, dopo aver preso scrupolosamente appunti, ha fatto ben tre domande di approfondimento sugli esperimenti.