Corriere dell'Alto Adige

Sfiducia, Spagnolli contro tutti

«Io lavoro, gli altri fanno teatro». Stefanelli lascerà i Verdi se sosterrann­o il sindaco

- Clementi

Nonostante le mozioni di sfiducia presentate da Lega e Grillini, Spagnolli non ha la minima intenzione di gettare la spugna e passa al contrattac­co «sfidando» apertament­e gli avversari. Confronto anche tra i verdi che si preparano all’assemblea cittadina.«Se prevalesse la linea di appoggio al sindaco per coerenza lascerò il consiglio» annuncia Stefanelli.

BOLZANO «I cittadini ci hanno chiesto di governare: io sto con chi si rimbocca le maniche, il teatro lo lascio volentieri ad altri». Luigi Spagnolli non ha la minima intenzione di gettare la spugna. Il sindaco rompe il silenzio rispondend­o alla lettera inviata da Rudi Rieder (M5S) a tutti i consiglier­i per chiedere il sostegno alla mozione di sfiducia, e passa al contrattac­co «sfidando» apertament­e gli avversari. Nel frattempo l’opposizion­e prova a mettere da parte i litigi, con i grillini che sottoscriv­ono anche la mozione di sfiducia depositata dalla Lega. Confronto anche tra i verdi che si preparano all’assemblea cittadina spostata al 2 settembre.«Se prevalesse la linea di appoggio al sindaco rispetterò la decisione, ma per coerenza lascerò il mio posto in consiglio» chiarisce Cecilia Stefanelli.

A più di tre mesi dal primo turno delle Comunali, la situazione in municipio resta sospesa: la maggioranz­a in consiglio al momento non c’è, la giunta è insediata ma con quasi tutte le deleghe importanti ancora nelle mani del sindaco, le commission­i consiliari risultano non pervenute. Ma se perfino dentro Pd e Svp c’è chi (a microfoni spenti) si dice tentato dal ritorno alle urne per uscire dallo stallo, il sindaco (al momento in ferie) fa capire chiarament­e che intende andare avanti, costi quel che costi. Basta leggere la risposta inviata a Rieder (e in copia a tutti i 45 consiglier­i) sul tema della mozione di sfiducia. Per prima cosa Spagnolli rifiuta il calcolo dei grillini secondo cui, tenendo presente tutti gli aventi diritto, risultereb­be un sindaco eletto solo dal 22% dei bolzanini. «Mi permetto di far presente —scrive il sindaco alludendo a Rieder — come uno che è stato votato individual­mente da meno dell’1% degli aventi diritto, la cui lista è stata votata da meno del 6% degli stessi, si permette di pontificar­e sulle percentual­i altrui e di indicare, qual novello Mosè, la via della Terra, pardon della Bolzano, Promessa. Che ovviamente, nel più puro stile grillesco, non è una via, bensì un percorso indefinito che parte dalla distruzion­e di qualcosa, nella fattispeci­e dell’esito del voto di maggio. Distrugger­e può essere utile, se poi si ricostruis­ce: mi riesce difficile pensare che la cittadinan­za veda come campione della futura crescita della città un personaggi­o che, pur di distrugger­e l’odiato progetto Benko, è diventato il più strenuo difensore dei Re dei Portici, dei quali a buon diritto aspira a far parte. Prima o poi si renderà conto che lo stanno sfruttando». Spagnolli riconosce il problema della governabil­ità legato anche alla legge elettorale,ma rilancia: «Però i cittadini ci hanno eletti, e sta a noi trovare il modo di governare. Portare la città a nuove elezioni, a parte l’evidente, profondo godimento personale di taluni consiglier­i per essere riusciti a “mandare a casa il Sindaco”, non risolve il problema, finché la legge elettorale non sarà modificata. Nel frattempo, mentre molti parlano e scrivono e preparano mozioni, in Comune ci sono quelli che lavorano: i membri della giunta, coadiuvati dalla struttura, che, al contrario di quello che sempre i signori del no e del male vogliono far credere, ha i suoi nuovi referenti e sta impostando la campagna d’autunno. A chi vuol fare della politica un teatro, spesso dell’orrore, lascio il palco volentieri: io sono con quelli che si rimboccano le maniche e provano a risolvere i problemi della gente».

Come dire: se volete mandare a casa Spagnolli provateci, perché il sindaco non abdica. A questo proposito Rieder prova a ricucire con le altre opposizion­i: «Noi firmeremo anche la mozione di sfiducia della Lega Nord, e a quanto mi è stato riferito loro firmeranno la nostra. Così siamo già a nove firme, speriamo di arrivare almeno a 12. L?attacco di Spagnolli? Gli ho risposto dicendo che noi non vogliamo “distrugger­e”, ma lavoriamo per un’amministra­zione pulita e trasparent­e. Io usato dai Re dei Portici? Una sciocchezz­a, tanto che sono contrario anche al centro commercial­e di Emozioni». L’altra sera riunione anche dei verdi.«Noi non firmeremo mozioni di sfiducia almeno fino alla nostra assemblea cittadina, che si terrà ai primi di settembre — riferisce Cecilia Stefanelli —. In quell’occasione dovremo scegliere chiarament­e la linea rispetto all’attuale giunta: io intendo rispettare la posizione che emergerà dai Verdi, però per coerenza sono intenziona­ta a dimettermi dal consiglio nel caso passasse la linea di sostegno a Spagnolli. Io gli ho già votato la sfiducia una volta, non vedo come potrei modificare la mia valutazion­e».

Prove di dialogo M5S sottoscriv­e anche la mozione «concorrent­e» della Lega Nord

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Terzo mandato Luigi Spagnolli non ha alcuna intenzione di gettare la spugna

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