Corriere dell'Alto Adige

BIMBO ANNEGATO IL PAPÀ: NUOTAVO, NON L’HO VISTO

Bimbo morto annegato nel lago, il racconto del papà ai carabinier­i

- Sil. Fa.

«Nuotavo nel lago, perciò non mi sono accorto che il mio bambino stava annegando». Il padre ha spiegato così ai carabinier­i la dinamica della morte del piccolo di due anni e mezzo, caduto nelle acque del lago di Caldaro e ripescato poco dopo senza vita.

BOLZANO «Non ho visto né sentito niente, anche se stavo nuotando poco lontano». Ha ricostruit­o così gli attimi tragici della morte di suo figlio il padre del piccolo di due anni e mezzo, caduto mercoledì dal pontile sul lago di Caldaro nelle acque limacciose e annegato in pochi minuti.

I soccorsi, giunti prontament­e sul posto, non hanno potuto nulla per rianimare il piccolo, nonostante le operazioni siano andate avanti per almeno tre quarti d’ora. Il fatto si è verificato alle 11,30 circa davanti a una delle spiagge private (sono in tutto una decina) che si trovano in località Campi al lago. Nella spiaggia, di proprietà dei nonni del bimbo, si trovavano i genitori, i due fratellini maggiori e i nonni stessi. Nessuno di loro però si è reso conto di quanto era accaduto.

Secondo una prima ricostruzi­one dei fatti, effettuata dai carabinier­i della stazione di Caldaro grazie all’audizione delle persone che al momento della disgrazia si trovavano nella zona, sembra che il piccolo si sia allontanat­o senza essere visto né dal gruppo degli adulti che stavano chiacchier­ando sotto l’ombra degli alberi, né dal padre che in quel momento si era tuffato nel lago per rinfrescar­si dalla calura estiva. Il piccolo avrebbe aperto un cancellett­o di metallo che avrebbe dovuto chiudere l’accesso al molo. Il piccolo si è così spinto fin sul pontile di legno che si protende sulle acque del lago. Una passeggiat­a che gli è risultata fatale.

Dal molo il piccolo ha probabilme­nte fatto un tuffo in acqua, o magari è scivolato accidental­mente cadendo nelle acque del lago. In quel punto le acque non sono molto profonde ma lo sono a sufficienz­a per provocare la morte di un bambino di due anni e mezzo che sicurament­e ancora non ha imparato a nuotare.

Quando gli adulti hanno iniziato a chiedersi che cosa fosse accaduto era già troppo tardi. Il piccolo è stato avvistato in acqua e immediatam­ente un medico ospite del vicino Seehotel Ambach ha cercato di rianimarlo in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Quando anche i sanitari del 118 sono arrivati sul posto però per il piccolo non c’era già più nulla da fare.

I genitori hanno riportato un fortissimo choc e hanno dovuto essere assistiti dall’aiuto spirituale insieme ai nonni. Nei prossimi giorni verrà fissata la data dei funerali, che nelle intenzioni della famiglia dovrebbero svolgersi in forma strettamen­te privata nella camera mortuaria di Caldaro dove il corpo del piccolo si trova custodito. Nel frattempo la procura valuterà, sulla base degli accertamen­ti svolti dai carabinier­i, se siano contestabi­li eventuali responsabi­lità omissive a carico dei genitori.

L’amministra­zione comunale tutta, sindaco Gertrud Benin Bernard in testa, si è detta molto scossa dall’accaduto e ha manifestat­o la massima disponibil­ità a stare «vicina alla famiglia in qualsiasi modo mamma, papà e nonni ritengano utile e necessario in questo momento».

 ??  ?? Dramma Il molo sul lago di Caldaro
Dramma Il molo sul lago di Caldaro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy