Corriere dell'Alto Adige

Orchestra Euyo, Zhang sul podio «Un’emozione»

Festival Bozen È una delle poche direttrici donne: domenica guiderà la Euyo «Bisogna curare di più l’educazione musicale dei bimbi, sono il nostro futuro»

- Riccio

Laggiù a Dandong, cittadina cinese quasi al confine con la Corea del nord, nella casa dei genitori c’è ancora quel pianoforte rosso, costruito dal padre. E chissà se Xian Zhang, tra i pochi direttori d’orchestra donne al mondo, a capo da alcuni anni dell’orchestra Verdi di Milano, ci penserà quando domenica alle 20.30 dirigerà a Bolzano la European union youth orchestra sul palco del teatro Comunale per uno dei concerti più attesi del Bolzano FestivalBo­zen 2015. Violoncell­ista solista sarà Alisa Weilerstei­n in un programma interament­e dedicato a Tschaikovs­ky.

Xian Zhang ha studiato pianoforte e direzione d’orchestra a Pechino. Da Cincinnati, dove ha perfeziona­to gli studi, ha cominciato una brillante carriera negli Stati Uniti che l’ha portata a collaborar­e con le principali orchestre americane, in particolar­e la New York Philarmoni­c.

Nel 2009 è approdata in Italia, dove ore risiede con la sua famiglia. Il pubblico di questa regione la ricorderà anche per i concerti che ha diretto lo scorso novembre per la saison ufficiale della Haydn.

Signora Zhang, le dà fastidio che si ricordi che lei è un direttore d’orchestra donna?

«No, è normale. Purtroppo è ancora così. Spero che presto non faremo più notizia, ma per ora ricordare che siamo pochissime al mondo è anzi utile e costruttiv­o».

Parliamo allora del suo metodo da direttore d’orchestra.

«Presto detto. Occorre un’educazione dell’orecchio al riconoscim­ento dei parametri fondamenta­li armonici, melodici e ritmici, poi moltissima lettura a prima vista e lettura della partitura sul pianoforte. Per me iniziare a suonare il pianoforte da piccola è stato di grandissim­o aiuto. Ho conosciuto così il repertorio di Bach, Mozart, Beethoven, Chopin e Debussy già in tenera età. Mi sento molto vicina a tutti i loro linguaggi».

Quale approccio utilizza nei confronti della partitura?

«Per me il rispetto della musica scritta è incredibil­mente importante. Studio approfondi­tamente la partitura per capire quali sono gli intenti e le intenzioni del compositor­e, insomma che cosa vuole comunicarc­i».

A Bolzano dirigerà l’Euyo e Alisa Weilerstei­n. Chi ha deciso il programma?

«Io adoro Tschaikovs­ky. Nella scorsa stagione a Milano l’ho diretto in numerose occasioni e sono molto felice di riproporlo. L’occasione di avere Alisa come solista mi rende felice, la conosco dai tempi di New York. A Bolzano, sarà anche il nostro debutto perché non abbiamo mai ancora lavorato insieme. Il programma? Beh, l’ho deciso io».

Come giudica lo stato della musica e la vita culturale in Italia?

«Anche qui alcune orchestre cercano nuovi modi per attirare un pubblico giovane e alcune di queste strategie hanno successo. Ad esempio concerti più “casual”, in jeans e maglietta, concerti notturni o alle prime ore del mattino, magari con programmi più brevi. Sarebbe anche molto importante curare di più l’educazione musicale dei bambini. La Verdi programma molti concerti per le scuole. I bambini sono il futuro del mondo della musica classica».

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 ??  ?? Carismatic­a La cinese Xian Zhang dirigerà a Bolzano la European union youth orchestra Violoncell­ista solista sarà Alisa Weilerstei­n
Carismatic­a La cinese Xian Zhang dirigerà a Bolzano la European union youth orchestra Violoncell­ista solista sarà Alisa Weilerstei­n

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