Mattarella rende omaggio a Thaler «Un simbolo di civiltà e umanità»
Settant’anni fa, il ritorno in val Sarentino. Telegramma del Presidente della Repubblica
BOLZANO Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 70esimo anniversario del ritorno di Franz Thaler, personaggio simbolo della resistenza sudtirolese al terrore nazifascista, nella sua amata Val Sarentino dal lager di concentramento di Dachau e dalla successiva prigionia, ha mandato un telegramma al novantenne, ora ospite della casa di riposo di Sarentino. A rendere noto il messaggio, il deputato Sel, Florian Krombichler. Mattarella ha reso omaggio alla vita e alla testimonianza di Thaler, facendo riferimento in modo particolare al suo libro «Dimenticare mai», attestandogli di «riaffermare quei valori di civiltà e umanità che insegnano il ripudio dell’indifferenza e di ogni forma di estremismo».
Nato nel 1925 nel comune di Sarentino, Alto Adige, Thaler appartiene alla locale minoranza di lingua tedesca: con la scelta del padre nel 1939 di non aderire alle Opzioni, e quindi di non emigrare nel Terzo Reich, per la sua famiglia ha inizio un periodo di difficoltà ed emarginazione . Nel dicembre 1944 Thaler arrivò nel campo di concentramento di Dachau per essere spostato nello stesso mese in quello di Hersbruck a lavorare nella squadra costruzioni; il 29 aprile 1945 il campo di concentramento venne liberato dalle truppe americane e l’altoatesino venne trasferito in un campo di prigionia francese.