Guardie mediche L’Anaao stoppa il direttore Schael
Guardie mediche Anaao contro Schael Asl, via al Cup unico
La riorganizzazione sanitaria avanza a macchia di leopardo. Il dg Schael avvia il progetto per estendere le prestazioni prenotabili attraverso il centralino unico ma si scontra con l’Anaao sulle guardie. Il segretario Volanti minaccia azioni legali: «Il piano del direttore mette a rischio la qualità dell’assistenza ai pazienti».
Volanti «L’Azienda vuole obbligare i dottori a occuparsi di patologie di cui non sono pratici»
BOLZANO Il direttore generale Thomas Schael accelera sulla riforma ma deve scontrarsi con il no del sindacato dei medici Anaao che insorge contro il piano di riorganizzazione delle guardie mediche.
Anche se la legge di riforma stenta a decollare, l’Asl procede con la riorganizzazione a tappe forzate. Il dg sembra aver intenzione di fare tutto ciò che è possibile fare senza modifiche legislative. Uno degli obiettivi era quello di istituire i Centro unico per le prenotazioni entro l’estate. Ieri Schael ha dato il via al progetto pilota di ampliamento della gamma di prestazioni prenotabili attraverso il Cupp, che per ora riguardava solo le visite cardiologiche, dermatologiche, otorinolaringoiatriche e urologiche.
«L’ampliamento è una priorità assoluta.Lo sviluppo di questo servizio è molto richiesto dalla cittadinanza» spiega Schael annunciando che d’ora in poi sarà molto più semplice prenotare le prestazioni. Per i reparti — chiamati a gestire la pianificazione del personale e delle prestazioni — sarà necessaria una piccola rivoluzione organizzativa. Le prestazioni infatti dovranno essere codificate e standardizzate in modo uniforme. «Il sistema sarà operativo interamente entro 2 anni. Abbiamo concordato, di prendere come modello quanto implementato in altre regioni che già da anni applicano soluzioni ad ampio spettro» aggiunge Schael.
Tuttavia il dg sta incontrando anche diversi ostacoli. Primo tra tutti il rapporto con i sindacati che salgono sulle barricate contro il piano di riorganizzazione delle guardie mediche. In particolare il sindacato dei medici Anaao. «L’Asl vuole obbligare i medici ad occuparsi di patologie di cui non sono nè specialisti nè competenti» denuncia il segretario Anaao Claudio Volanti secondo qui la questione dovrebbe essere oggetto di contrattazione e non può essere disciplinata da un regolamento unilaterale. «Secondo l’Asl — prosegue Volanti — la guardia attiva dovrebbe prevedere l’assistenza al pronto soccorso, l’assistenza nei casi di emergenza non prevedibili, la gestione autonoma delle patologie semplici, la refertazione delle persone decedute e l’assistenza generale nei giorni festivi, la domenica e nella notte in caso di parti cesarei. Tale proposta — continua — incide negativamente sulla tempestività e specificità dell’assistenza fornita ai pazienti».
L’Anaao ha chiesto un parere all’ufficio legale nazionale che è stato inviato anche al direttore generale. «Per espressa previsione del contratto provinciale l’organizzazione delle guardie è oggetto di contrattazione integrativa. L’adozione unilaterale del regolamento in esame non è consentita, un simile atto potrebbe integrare gli estremi della condotta antisindacale» scrive l’avvocato Francesco Maria Mantovani. Per il momento la firma della delibera è stata rinviata al 5 novembre, l’Anaao però non ha alcuna intenzione di mollare.