Corriere dell'Alto Adige

Guardie mediche L’Anaao stoppa il direttore Schael

Guardie mediche Anaao contro Schael Asl, via al Cup unico

- Marco Angelucci

La riorganizz­azione sanitaria avanza a macchia di leopardo. Il dg Schael avvia il progetto per estendere le prestazion­i prenotabil­i attraverso il centralino unico ma si scontra con l’Anaao sulle guardie. Il segretario Volanti minaccia azioni legali: «Il piano del direttore mette a rischio la qualità dell’assistenza ai pazienti».

Volanti «L’Azienda vuole obbligare i dottori a occuparsi di patologie di cui non sono pratici»

BOLZANO Il direttore generale Thomas Schael accelera sulla riforma ma deve scontrarsi con il no del sindacato dei medici Anaao che insorge contro il piano di riorganizz­azione delle guardie mediche.

Anche se la legge di riforma stenta a decollare, l’Asl procede con la riorganizz­azione a tappe forzate. Il dg sembra aver intenzione di fare tutto ciò che è possibile fare senza modifiche legislativ­e. Uno degli obiettivi era quello di istituire i Centro unico per le prenotazio­ni entro l’estate. Ieri Schael ha dato il via al progetto pilota di ampliament­o della gamma di prestazion­i prenotabil­i attraverso il Cupp, che per ora riguardava solo le visite cardiologi­che, dermatolog­iche, otorinolar­ingoiatric­he e urologiche.

«L’ampliament­o è una priorità assoluta.Lo sviluppo di questo servizio è molto richiesto dalla cittadinan­za» spiega Schael annunciand­o che d’ora in poi sarà molto più semplice prenotare le prestazion­i. Per i reparti — chiamati a gestire la pianificaz­ione del personale e delle prestazion­i — sarà necessaria una piccola rivoluzion­e organizzat­iva. Le prestazion­i infatti dovranno essere codificate e standardiz­zate in modo uniforme. «Il sistema sarà operativo interament­e entro 2 anni. Abbiamo concordato, di prendere come modello quanto implementa­to in altre regioni che già da anni applicano soluzioni ad ampio spettro» aggiunge Schael.

Tuttavia il dg sta incontrand­o anche diversi ostacoli. Primo tra tutti il rapporto con i sindacati che salgono sulle barricate contro il piano di riorganizz­azione delle guardie mediche. In particolar­e il sindacato dei medici Anaao. «L’Asl vuole obbligare i medici ad occuparsi di patologie di cui non sono nè specialist­i nè competenti» denuncia il segretario Anaao Claudio Volanti secondo qui la questione dovrebbe essere oggetto di contrattaz­ione e non può essere disciplina­ta da un regolament­o unilateral­e. «Secondo l’Asl — prosegue Volanti — la guardia attiva dovrebbe prevedere l’assistenza al pronto soccorso, l’assistenza nei casi di emergenza non prevedibil­i, la gestione autonoma delle patologie semplici, la refertazio­ne delle persone decedute e l’assistenza generale nei giorni festivi, la domenica e nella notte in caso di parti cesarei. Tale proposta — continua — incide negativame­nte sulla tempestivi­tà e specificit­à dell’assistenza fornita ai pazienti».

L’Anaao ha chiesto un parere all’ufficio legale nazionale che è stato inviato anche al direttore generale. «Per espressa previsione del contratto provincial­e l’organizzaz­ione delle guardie è oggetto di contrattaz­ione integrativ­a. L’adozione unilateral­e del regolament­o in esame non è consentita, un simile atto potrebbe integrare gli estremi della condotta antisindac­ale» scrive l’avvocato Francesco Maria Mantovani. Per il momento la firma della delibera è stata rinviata al 5 novembre, l’Anaao però non ha alcuna intenzione di mollare.

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Gelo Il direttore generale Thomas Schael con il segretario dell’Anaao Claudio Volanti e Ivan Simeoni (Bsk Vsk). Dopo la pace si è riacceso lo scontro

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