Aula negata, spostato il convegno secessionista
Doppia cittadinanza, l’appuntamento spostato al Laurin. Knoll: «Bene così, l’importante è farlo» Solo i capigruppo della destra tedesca hanno votato a favore. La Stella alpina si è astenuta
La conferenza dei capigruppo stoppa il presidente Widmann e decide di non concedere la sala a Südtiroler Freiheit. Il convegno sulla doppia cittadinanza si farà all’hotel Laurin. L’Svp si astiene.
BOLZANO «Non viene concessa la sala plenaria del consiglio provinciale per il convegno sulla doppia cittadinanza e nessun altro convegno in futuro». Con questa strana formulazione «all’incontrario», votando sì i capigruppo Riccardo Dello Sbarba, Elena Artioli, Roberto Bizzo, Alessandro Urzì, Paul Köllensperger hanno negato l’uso dell’aula consigliare per il convegno sulla doppia cittadinanza organizzato da Südtiroler Freiheit che era in calendario (con i volantini già pronti) il prossimo 16 ottobre. Il vicecapogruppo Svp Oswald Schiefer (sostituiva Dieter Steger, impegnato a Roma con la Commissione dei Sei) si è astenuto. Hanno votato «no» (e quindi a favore) i rappresentanti delle destre tedesche Andreas Pöder, Pius Leitner e Sven Knoll. Il convegno si terrà al Laurin. Andrà fatta una verifica con la Corte dei conti sulla ripartizione delle maggiori spese, visto che ormai il partito aveva organizzato tutto (l’aula consiliare veniva data gratuitamente, mentre il gruppo consigliare avrebbe sostenuto le spese di traduzione). Le maggiori spese per l’affitto dell’aula sono di 600 euro.
Si conclude così il caso politico apertosi domenica. Il precedente via libera era stato accordato alla fine di una lunga riunione con il punto inserito alla fine tra le varie ed eventuali. «Ed in ogni caso quando si parlava di consiglio, si era pensato alle salette, mica all’aula», dice Roberto Bizzo. Il presidente Thomas Widmann aveva o «avallato a posteriori» la scelta, dicendo che si era rimesso alle scelte (pare inconsapevoli) dei capigruppo, ma di fatto non aveva avuto nulla da eccepire. La Stella alpina non lo ha sconfessato pubblicamente ma pare che il presidente Arno Kompatscher non fosse l’unico ad essere irritato. Perché oltre al principio (l’inedita cessione dell’aula per un convegno) c’era in ballo anche la questione politica, visto che molti esponenti ai vertici della Stella alpina sono contrari alla doppia cittadinanza. Insomma, aveva tutta l’aria di un dispetto.
Ad ogni modo Widmann ha dovuto prendere atto delle spinte in senso contrario. Ieri i capigruppo hanno chiesto e ottenuto di rivotare. Per tutto il giorno si era ipotizzato in alternativa l’uso del vicino auditorium del palazzo provinciale (tra relatori e partecipanti sono attese 120 persone) , ma Kompatscher si è opposto. Alla fine dal cilindro è uscita la soluzione Laurin. «Sono comunque soddisfatto — dichiara Sven Knoll, rispondendo in lingua tedesca a domande poste in italiano — per noi è importante che il convegno si faccia».