ARRIVA WAIGEL «SIETE UN SIMBOLO DI QUALITÀ»
L’ex ministro tedesco a Bolzano. «Apprendistato duale da diffondere»
L‘Alto Adige in Germania è sinonimo di qualità, ecco perché trova spazio nel mercato tedesco. L’ex ministro tedesco Theo Waigel sabato sarà a Bolzano per la Giornata dell’artigianato. «L’apprendistato è un modello da esportare» dice.
L’Alto Adige in Germania è sinonimo di qualità, ecco perché trova spazio nel mercato tedesco. E l’apprendistato duale è un modello da esportare in tutta Italia. Lo afferma Theo Waigel, ex ministro tedesco delle Finanze, che sabato mattina sarà a Bolzano, ospite dell’Apa che celebra, nella sede ai Piani, la tradizionale Giornata dell’artigianato. «Le microimprese e le Pmi altoatesine possono realmente competere con le multinazionali?». A questa domanda cercherà di dare risposte l’evento di sabato. I lavori saranno aperti da Thomas Pardeller e Gert Lanz, direttore e presidente dell’Apa. L’ex ministro Weigel ha le idee chiare sul futuro delle Pmi e sul ruolo dell’Alto Adige.
Da ex ministro delle Finanze, ritiene che la strada intrapresa dall’Europa e dai singoli Stati sia corretta per ritornare alla crescita? L’Italia sta facendo i compiti a casa? Che ruolo vede per l’Alto Adige nell’asse Nord-Sud dell’Ue?
«La politica dell’austerità è un concetto visto da molti in modo negativo. Ciò è sbagliato. Non è possibile ridurre i debiti indebitandosi ulteriormente. Anche il Fondo Monetario Internazionale sostiene nei propri programmi concetti come il consolidamento e le riforme strutturali».
L’artigianato ha resistito alla crisi meglio dell’industria. Ritiene che il confine tra i due settori sia ancora molto grande o c’è un progressivo ritorno alla filiera corta tra grandi e piccole imprese del territorio come risposta alla globalizzazione?
«Le piccole e medie imprese sono il requisito base e la spina dorsale per un’economia stabile. Proprio per questo sapranno farsi valere anche con un’economia mondiale globalizzata: perché sono più flessibili e dotate di una maggiore capacità d’adattamento rispetto alle realtà di grandi dimensioni».
Il mondo produttivo italiano e quello altoatesino sono il sub-fornitore per eccellenza della Germania. L’export altoatesino verso la Germania vale il 34% del totale. Ci sono margini di crescita e di maggiore sinergia?
«La politica tedesca sta puntando maggiormente sulla domanda interna e sugli investimenti. Ciò garantisce agli esportatori altoatesini ed italiani buone opportunità di operare in Germania. L’Alto Adige è un simbolo di qualità piuttosto apprezzato in Germania».
Il Sudtirolo è la regione modello per l’apprendistato duale in Italia, sistema che da decenni porta benefici al mondo del lavoro tedesco. L’Apa e la Provincia vorrebbero esportare il sistema al resto d’Italia, proponendosi come best practice: se ne parla tanto, anche con il recente Jobs Act del premier Renzi, ma si concretizza poco. Secondo lei, l’Italia ha la capacità di replicare questo modello? Che benefici avrebbe?
«Per l’effettiva introduzione del modello formativo duale in Italia bisogna che a decidersi siano i rappresentanti politici a Roma. Si potrebbe prendere come esempio la Spagna, che si sta preparando ad introdurre il sistema duale soprattutto nell’interesse delle generazioni più giovani. Grazie a tale modello quest’ultime avranno infatti maggiori opportunità di trovare un impiego. Stiamo in ogni caso parlando di un sistema efficace per ridurre la disoccupazione giovanile».