Tommasini: «Candidatura a capitale europea, scelta giusta»
Indagine della Corte dei conti, l’assessore replica. «L’idea che siamo un ponte fra diverse realtà va sostenuta»
Occasione di sviluppo «Gli investimenti hanno rappresentato un’occasione di crescita del territorio»
BOLZANO «La scelta di proporre la candidatura a capitale europea della cultura é stata giusta». Difende in questo modo la propria linea e la propria determinazione nell’ambito dell’attività dell’assessorato provinciale alla Cultura l’esponente della giunta titolare della relativa delega, Christian Tommasini. L’esponente dell’esecutivo di Palazzo Widmann reagisce così alla pubblicazione da parte del Corriere dell’Alto Adige del sopralluogo effettuato nelle scorse settimane dagli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Bolzano guidati dal colonnello Giulio Piller negli uffici della ripartizione guidata dal dirigente Antonio Lampis. Obiettivo della Guardia di Finanza: acquisire documentazione su delega della procura presso la Corte dei Conti, finalizzata a ricostruire come e per quali scopi sia stata spesa la somma di un milione di euro per promuovere e portare avanti la candidatura di Bolzano, poi bocciata dalla commissione in favore di altre città italiane. La spesa era stata oggetto di un esposto del partito della destra tedesca Südtiroler Freiheit, che alla fine del 2013 aveva chiesto proprio alla Corte dei conti di fare chiarezza sulla vicenda. «Abbiamo sempre detto che, al di là di chi avesse vinto, è importante dare il segnale che siamo una terra che crede che si possa crescere con la cultura e fare rete a nord e sud del Brennero» ha detto ieri Tommasini. «La cultura crea sviluppo, crescita della cittadinanza attiva e benessere individuale e collettivo. È fondamentale sostenere i progetti che confermino l’Alto Adige come ponte tra culture e per tale ragione gli investimenti ed i contributi di preparazione del territorio e della popolazione, con incontri e iniziative informative, sono state opportune e utilizzate come risorse aggiuntive per la crescita del territorio. Dal punto di vista politico ritengo importante continuare ad investire in cultura. Poi dal punto di vista amministrativo lasciamo che la corte dei conti faccia tutti i controlli del caso e sono sicuro che emergerà la correttezza del l’operato dei nostri funzionari» ha spiegato Tommasini.