Assunzioni delle maestre Il vicepresidente sostiene il M5S
Bocciata la mozione Cinquestelle. Il vicepresidente vota con l’opposizione
Il consiglio provinciale dice no alle maestre italiane negli asili di lingua tedesca. La mozione del grillino Paul Köllensperger ha ottenuto solo 6 voti a favore e 26 contrari. Il vicepresidente della giunta Tommasini si è schierato con l’opposizione, non il suo collega Bizzo. «L’Svp parla di plurilinguismo ma poi segue sempre la destra tedesca» accusa Köllensperger.
BOLZANO Le scuole per l’infanzia di lingua tedesca non assumeranno personale italiano. In consiglio provinciale un’ampia maggioranza ha detto no alla mozione presentata dal grillino Paul Köllensperger che aveva chiesto l’assunzione di 8,5 maestre di lingua italiana negli asili tedeschi. Un voto che però ha spaccato la maggioranza Svp e Pd. Il presidente della giunta Kompatscher ha votato contro il suo vice Cristian Tommasini a favore.
Da tempo, per contrastare l’esodo verso gli asili in lingua tedesca, le scuole per l’infanzia italiane hanno attivato percorsi di sperimentazione che prevedono l’affiancamento di maestre italiane e tedesche. Vere e proprie sezioni bilingui che piacciono molto alle famiglie ma meno alle maestre precarie che si vedono scavalcate da colleghe di lingua tedesca e perdono il lavoro.
Il nodo occupazione è stato più volte posto dai sindacati che hanno posto il tema della reciprocità proponendo di attivare percorsi analoghi negli asili di lingua tedesca. Qui è nata la mozione del grillino Paul Köllensperger che chiedeva di istituire 8,5 posti italiani nelle scuole per l’infanzia di lingua tedesca. Un documento che è stato controfirmato anche da Verdi, Alto Adige nel cuore e Team autonomie ma che si è scontrato con i numeri impietosi di un consiglio dominato da Svp e destra pantirolese. I sì sono stati solamente 6, i no 25.
«La Svp si ritrova sempre più spesso a rincorrere i toni oltranzisti della destra tedesca» commenta Köllensperger secondo tutta la società sudtirolese sarebbe favorevole a una misura di questo genere. «Ci si riempe spesso la bocca di parole come plurilinguismo, una delle ricchezze di questa terra, e poi ci si resta sempre ancorati ad atteggiamenti ideologici anacronistici» aggiunge Köllensperger ringraziando i colleghi che lo hanno sostenuto, incluso il vicepresidente Tommasini. L’assessore alla scuola italiana è intervenuto subito dopo che Achammer aveva annunciato il suo no alla mozione sostenendo che «non si tratta di un bisogno della società ma dei sindacati». Tommasini invece si è espresso a favore ricordando l’importanza di promuovere il plurilinguismo fin dalla prima infanzia. «L’approccio ludico sta dando risultati, e questo anche grazie agli sforzi della Provincia ma non bisogna nemmeno dimenticare le rivendicazioni sindacali degli insegnanti» ha detto Tommasini. Il voto ha spaccato anche il Pd: Roberto Bizzo infatti ha votato l’opposto del collega Tommasini.
Köllensperger L’Svp si riempie la bocca di plurilinguismo ma finisce sempre per inseguire la destra