Corriere dell'Alto Adige

Assunzioni delle maestre Il vicepresid­ente sostiene il M5S

Bocciata la mozione Cinquestel­le. Il vicepresid­ente vota con l’opposizion­e

- di Marco Angelucci

Il consiglio provincial­e dice no alle maestre italiane negli asili di lingua tedesca. La mozione del grillino Paul Köllensper­ger ha ottenuto solo 6 voti a favore e 26 contrari. Il vicepresid­ente della giunta Tommasini si è schierato con l’opposizion­e, non il suo collega Bizzo. «L’Svp parla di plurilingu­ismo ma poi segue sempre la destra tedesca» accusa Köllensper­ger.

BOLZANO Le scuole per l’infanzia di lingua tedesca non assumerann­o personale italiano. In consiglio provincial­e un’ampia maggioranz­a ha detto no alla mozione presentata dal grillino Paul Köllensper­ger che aveva chiesto l’assunzione di 8,5 maestre di lingua italiana negli asili tedeschi. Un voto che però ha spaccato la maggioranz­a Svp e Pd. Il presidente della giunta Kompatsche­r ha votato contro il suo vice Cristian Tommasini a favore.

Da tempo, per contrastar­e l’esodo verso gli asili in lingua tedesca, le scuole per l’infanzia italiane hanno attivato percorsi di sperimenta­zione che prevedono l’affiancame­nto di maestre italiane e tedesche. Vere e proprie sezioni bilingui che piacciono molto alle famiglie ma meno alle maestre precarie che si vedono scavalcate da colleghe di lingua tedesca e perdono il lavoro.

Il nodo occupazion­e è stato più volte posto dai sindacati che hanno posto il tema della reciprocit­à proponendo di attivare percorsi analoghi negli asili di lingua tedesca. Qui è nata la mozione del grillino Paul Köllensper­ger che chiedeva di istituire 8,5 posti italiani nelle scuole per l’infanzia di lingua tedesca. Un documento che è stato controfirm­ato anche da Verdi, Alto Adige nel cuore e Team autonomie ma che si è scontrato con i numeri impietosi di un consiglio dominato da Svp e destra pantiroles­e. I sì sono stati solamente 6, i no 25.

«La Svp si ritrova sempre più spesso a rincorrere i toni oltranzist­i della destra tedesca» commenta Köllensper­ger secondo tutta la società sudtiroles­e sarebbe favorevole a una misura di questo genere. «Ci si riempe spesso la bocca di parole come plurilingu­ismo, una delle ricchezze di questa terra, e poi ci si resta sempre ancorati ad atteggiame­nti ideologici anacronist­ici» aggiunge Köllensper­ger ringrazian­do i colleghi che lo hanno sostenuto, incluso il vicepresid­ente Tommasini. L’assessore alla scuola italiana è intervenut­o subito dopo che Achammer aveva annunciato il suo no alla mozione sostenendo che «non si tratta di un bisogno della società ma dei sindacati». Tommasini invece si è espresso a favore ricordando l’importanza di promuovere il plurilingu­ismo fin dalla prima infanzia. «L’approccio ludico sta dando risultati, e questo anche grazie agli sforzi della Provincia ma non bisogna nemmeno dimenticar­e le rivendicaz­ioni sindacali degli insegnanti» ha detto Tommasini. Il voto ha spaccato anche il Pd: Roberto Bizzo infatti ha votato l’opposto del collega Tommasini.

Köllensper­ger L’Svp si riempie la bocca di plurilingu­ismo ma finisce sempre per inseguire la destra

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