Tir, divieti tirolesi Ebner fa ricorso all’Unione europea
Innsbruck introduce il divieto di transito settoriale. La Camera di commercio protesta
BOLZANO Il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, lo aveva anticipato: «Ci opporremo a livello europeo all’introduzione del divieto di transito settoriale da parte del Tirolo». Ora che la misura è stata approvata dalle autorità di Innsbruck, Ebner passa dalle parole ai fatti e presenterà un formale ricorso.
La pubblicazione, lo scorso 18 maggio, del provvedimento da parte del presidente del Tirolo inerente il divieto di transito settoriale, ha convinto la Camera di commercio di Bolzano ad intraprendere delle azioni legali. «Il divieto di transito settoriale deliberato dalla giunta regionale del Tirolo crea concorrenza sleale e danneggia in particolare l’economia altoatesina. Presenteremo ricorso a livello Ue contro questa limitazione al libero traffico di merci» conferma Ebner.
A partire dal prossimo primo novembre, dunque, entrerà in vigore per la terza volta, dopo il 2003 e il 2008, il divieto di transito settoriale per mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate sull’autostrada A12 della Valle dell’Inn. Va ricordato che nel 2011 la Corte europea aveva già annullato il divieto di transito settoriale, che era in vigore da tre anni. La sentenza fu motivata con il fatto che il divieto di transito settoriale rappresentava una limitazione del traffico di merci tra l’Europa settentrionale e l’Italia del Nord e che tale divieto aveva gli stessi effetti di una limitazione quantitativa, e quindi della libera circolazione di merci all’interno dell’Unione europea.
«Proprio alla luce di questa precedente sentenza — commenta il presidente Ebner — riteniamo che il nostro ricorso possa avere buone probabilità di essere accolto». Secondo la Camera di commercio, il divieto comporta una concorrenza sleale soprattutto tra traffico di origine e destinazione e quello in transito, che viene distinto anche per euroclasse. Il divieto di transito vale inoltre per tutti i mezzi pesanti che trasportano determinate merci quali rifiuti, pietre, piastrelle o acciaio. Ebner ricorda: «Le ripercussioni sull’ambiente non dipendono dalla merce trasportata, bensì dai mezzi di trasporto. Un rinnovo dei mezzi di trasporto sarebbe quindi molto più efficace». Per quanto concerne la misurazione dell’inquinamento ambientale, la Camera di commercio propone di uniformare le stazioni presenti sull’intero tratto tra Kufstein e Ala e di integrarle con misurazioni dell’ambiente, in modo da disporre di valori effettivamente confrontabili, diversamente da quando accade ora.