«Portobeseno» Poesia e storia ai tempi del web
È la memoria dei territori 3.0, è la poesia moderna, quella tramandata dalle parole ma raccontata dai nuovi strumenti digitali, è il viaggio tra fonti storiche e sorgenti web. È tutto questo e di più l’undicesima edizione del festival Portobeseno, da venerdì a domenica a Castel Beseno. L’edizione di quest’anno sarà una tre giorni con 8 conferenze, 6 laboratori, 2 tavole rotonde con 17 partecipanti, 5 installazioni, 5 spettacoli performativi e una quarantina di invitati. «Portobeseno — spiega il curatore Davide Ondertoller — è l’opportunità di esplorare l’innovazione basata su un vasto insieme di pratiche legate al mondo digitale e al suo utilizzo partecipativo. Verranno presentati quelli che sono definiti “nuovi territori attivi” che si fondano sui valori della condivisione e della collaborazione. Quella che verrà raccontata è una vera e propria rivoluzione culturale in atto il cui motore è una civic community sempre più attiva e informata, piuttosto che un agire imposto dall’alto e delle leggi». Insomma conoscenza, costruzione e gestione del patrimonio culturale immateriale, un’insieme di saperi comuni fatti di tradizioni, consuetudini, cognizioni, mappe e in generale bene collettivi «che passano — continua Ondertoller — inevitabilmente attraverso i mezzi digitali, che ampliano la qualità e quantità delle informazioni e la loro fruibilità, rendendola oggetto di un processo di cambiamento profondo che il festival mostrerà e spiegherà in un evento nazionale dedicato». Molto ricco il programma di incontri, tavole rotonde e laboratori (uno per i bambini) che si svolgerà ogni giorno del festival a partire dalla mattina. Informazioni: www.portobeseno.it.