Corriere dell'Alto Adige

Giunta, duello sulle deleghe

Sfida Volksparte­i-Pd per le competenze pesanti. Repetto e Franch si giocano la cultura

- Clementi

Fatta la coalizione, Caramaschi deve sciogliere i nodi della futura giunta. Deleghe contese tra i partiti, derby interno al Pd sulla cultura. Giorgio Holzmann non dà per scontato il voto di sfiducia e lancia Lillo a Don Bosco.

BOLZANO La coalizione, ormai, c’è. Ma il difficile, per certi versi, viene adesso. Chi sceglierà Renzo Caramaschi per la sua squadra di giunta e come distribuir­à le competenze? L’obiettivo è definire il «domino» entro lunedì, quando si ritroveran­no in contempora­nea Pd e Svp. Solo con un quadro chiaro a monte sarà possibile procedere martedì con la votazione delle presidenze d’aula e, due giorni dopo, con la fiducia alla giunta. Ma i possibili duelli sono molti. Nel Pd si annuncia un derby tra Sandro Repetto e Monica Franch per la delega della cultura, mentre altre competenze di peso ballano tra democratic­i e Svp.

L’ipotesi di giunta più probabile (a sette, come da statuto) è la seguente: Caramaschi sindaco, due assessori del Pd (Repetto e Franch), due della Svp (Christoph Baur, vicesindac­o, e Luis Walcher), più Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano) e Marialaura Lorenzini (Verdi). Tra i punti fermi, per ragioni di proporz e quote rosa, ci sono i due tedeschi e le due donne. Le varianti, però, non mancano. Nella Svp donne e Arbeitnehm­er faranno un tentativo per confermare in giunta Judith Kofler Peintner, ma non sarà facile: Walcher infatti è il consiglier­e Svp più votato (1.193 preferenze) e già un paio di volte ha dovuto rinunciare all’assessorat­o in nome di quote rosa e equilibri di correnti. Se la spuntasse Peintner, si riaprirebb­ero le porte della giunta per Mauro Randi (Pd) al posto di Franch. In questi giorni si vocifera di contatti (non confermati) tra Luisa Gnecchi e Richard Theiner per favorire questa ipotesi, ma fonti interne alla Svp danno per certo l’ingresso di Walcher. Quasi sicuro anche Gennaccaro, voluto da Caramaschi. Qualche incertezza sul nome dei verdi: nella Svp si teme che Lorenzini sia troppo «integralis­ta» e si pensa all’alternativ­a (Chiara Rabini). Ma è difficile che gli ecologisti si lascino imporre dall’esterno la scelta del proprio rappresent­ante, e la stessa Lorenzini chiarisce: «Se c’è l’accordo, sono disponibil­e».

Altri problemi riguardano la suddivisio­ne delle competenze. Caramaschi terrà per sé il bilancio (feeling granitico con il ragioniere capo Fabio Bovolon, probabile nuovo city-manager) e la delega a trasparenz­a-innovazion­e. Quasi certo anche l’approdo di Christoph Baur all’urbanistic­a, sia per competenza (è avvocato nel settore) che per mancanza di alternativ­e qualificat­e. Baur potrebbe avere anche il patrimonio, per mettere assieme una sorta di filiera. L’altro esponente Svp (Walcher) potrebbe tenere mobilità e lavori pubblici, ma a quel punto il pacchetto Svp sarebbe troppo pesante: dunque almeno una competenza tra mobilità, lavori pubblici e patrimonio potrebbe andare al Pd, dove pure i problemi non mancano.

Repetto punta infatti sull’inedita accoppiata culturasoc­iale. Ma il «gruppo Bizzo» reclama a sua volta la cultura per Monica Franch, che non si accontente­rebbe di deleghe «leggere» come scuola (poche le competenze comunali nel settore), personale o decentrame­nto. «I super-assessorat­i non servono a nessuno, meglio il gioco di squadra» avverte Randi. E Bizzo aggiunge: «Le donne in politica non sono un ornamento. Non si può invocare la loro presenza e poi dare loro un ruolo di serie B». C’è poi la questione Verdi. Lorenzini (o chi per lei) punterebbe a una «filiera» formata da ambiente e mobilità. Ma Pd e Svp non vogliono una gestione troppo integralis­ta in un settore così sensibile per i cittadini. Probabile dunque che i verdi debbano accontenta­rsi di una sola delle due deleghe, magari condita da un’altra «minore». Caramaschi per ora non si sbilancia: «Ho un’idea di giunta in testa, ma prima devo finire il programma».

Conseguent­e alla scelta per la giunta è quella dei presidenti del consiglio. L’idea di coinvolger­e l’opposizion­e probabilme­nte verrà sacrificat­a ancora una volta alla necessità di regolare gli equilibri interni. Ecco dunque che per la Svp sarebbe «ripescata» Peintner, mentre nel Pd si preannunci­a un derby tra Silvano Baratta (già alla guida dell’aula e gradito alla Svp) e lo stesso Randi, «che resta il secondo degli eletti» ricorda Bizzo. Infine, in chiave toto-giunta, da segnalare lo sfogo di Claudio Della Ratta (Psi) contro le quote rosa: «Dovremo rinunciare ad un assessore di qualità e con esperienza, solo perché uomo — afferma —. Questa è, a mio avviso, discrimina­zione». Le donne del Pd non gradiranno.

 ??  ?? Riflession­i Renzo Caramaschi (a destra) a colloquio con il suo futuro «vice» Christoph Baur (Volksparte­i)
Riflession­i Renzo Caramaschi (a destra) a colloquio con il suo futuro «vice» Christoph Baur (Volksparte­i)

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