Corriere dell'Alto Adige

Sempre Verdi fumetto Storia e mito in cento anni

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Prima Mozart a Strisce, poi Wagner a strisce e poi Beethoven: Bam Bam Bam Baaaam. Ora l’associazio­ne Musica in Aulis, in collaboraz­ione con Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano e il sostegno del Comune di Bolzano, porta alla Galleria Civica di Bolzano la mostra Sempre Verdi: un affascinan­te viaggio per immagini nella vita e nell’opera di Giuseppe Verdi così come ce lo hanno raccontato l’illustrazi­one popolare e il fumetto dalle figurine Liebig a Topolino. Lunedì alle 17.30 l’inaugurazi­one della mostra (presente il curatore Enrico Ercole del Museo del Fumetto di Milano) con un concerto di Andrea Bambace e Sabrina Kang che eseguirann­o celebri arie verdiane trascritte per pianoforte a quattro mani. Presenzier­à Renzo Caramaschi, sindaco di Bolzano.

Il percorso della mostra offre un viaggio nel tempo che si snoda attraverso la grafica elegante delle stupende figurine Liebig dedicate alle sue opere più celebri (anno 1893 e 1902 provenient­i dalla collezione della Filatelia Sanguinett­i di Milano), fino al fumetto di ultima generazion­e con le pagine più belle della storia recentemen­te realizzata da Carlos Gómez per le avventure di Dago (2012), dove il protagonis­ta «ispira» la musica verdiana del coro Va pensiero del Nabucco. Tra queste ideali parentesi si snoda una lunga e avvincente narrazione a fumetti e immagini che passa anche per il fantastico mondo Disney, dove nel 1979 Aida e Radamès sulle pagine di Topolino si sono trasformat­i prima in Paper-Damès e Celest’Aida (storia disegnata dal grande Pier Lorenzo De Vita e scritta da Guido Martina) per tornare su quelle del periodico Paperinik nel 1997 nella divertente avventura Paperinik e l’indimentic­abile Aida (di Lucio Leoni e testi di Bruno Sarda).

Al centro della mostra trovano posto le bellissime pagine della storia Topolino e il Codice Armonico del 2013 disegnata da Paolo Mottura e scritta da Francesco Artibani. Grazie alla collaboraz­ione della famiglia Piffarerio saranno esposte splendide riproduzio­ni delle tavole originali disegnate da Polo Piffarerio, uno dei grandi maestri indiscussi del fumetto italiano. In mostra anche Verdi protagonis­ta del Risorgimen­to sulle pagine disegnate da Paolo Ongaro per la storica collana Storia d’Italia a fumetti curata da Enzo Biagi nel 1980. Sono esposte anche alcune pagine disegnate da Alberto Pagliaro per la riduzione a fumetti de La Traviata, pubblicata nella serie Lirica a Strisce voluta e promossa dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena. Da non perdere la mini biografia a fumetti disegnata da Dino Attanasio per la rivista Tintin nel 1957 e la poetica pagina della Gazzetta dei Piccoli del 1949, e l’originale biografia nell’insolita versione raccontata dalle simpaticis­sime formichine dell’illustrato­re trentino Fabio Vettori per Vita e opere di Giuseppe Verdi.

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Statua Quando i restaurato­ri si aprono alla città, nasce il laboratori­o «A tu per ru con l’opera», oggi a Trento

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