Docenti precari, dibattito consiliare aperto. Minnei: «Si lavora alle soluzioni»
BOLZANO Continua il pressing dei docenti precari abilitati della nostra provincia per ottenere un piano di assunzioni straordinario come nel resto d’Italia dove le graduatorie si sono di fatto svuotate. Bolzano è rimasta l’unica provincia con docenti abilitati con oltre vent’anni di precariato. Per questo motivo i docenti precari si sono rivolti a varie personalità politiche, in primis all’assessore competente, per chiedere di mettere all’ordine del giorno nella discussione di oggi sull’approvazione della legge provinciale in materia di istruzione, ovvero la recezione della Buona scuola, anche il piano straordinario di assunzioni. A portare avanti le richieste dei precari in Consiglio è Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) che ha messo questo punto all’ordine del giorno della discussione e in questi giorni ha cercato di cercare qualche soluzione al problema ascoltando soprattutto i diretti interessati, gli insegnanti. Da parte sua la Sovrintendente Minnei ha ricevuto più volte i docenti e cercato di andare loro incontro, ma in assenza di un piano straordinario di assunzioni non può trovare una vera e propria soluzione alla questione: «Il governo — afferma Minnei — a fronte di una serie di tagli all’organico del personale della scuola iniziati nei primi anni 2.000, con la legge 107 ha assunto a temo indeterminato tutti, o quanto meno la maggior parte, i docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. A questa situazione fanno riferimento i docenti che auspicano che anche la Provincia possa prendere una decisione analoga. Per realizzare ciò, evidentemente, dovrebbero essere previste nel bilancio le relative risorse e dovrebbe essere avviato un piano di assunzioni straordinario. In prospettiva, la Provincia, proseguendo nell’attuale modello di reclutamento, sta lavorando all’ipotesi di incrementare ulteriormente le future possibili assunzioni in quota dops, modificando i parametri di riferimento. Viene valutata attentamente anche l’ipotesi di assunzioni effettuate su spezzoni d’orario invece che posti interi e l’impatto che ciò potrebbe avere nella gestione complessiva dell’organico del personale docente». Per Urzì ciò che manca è la volontà politica da parte della giunta: «Non vogliono farsi carico, quewllo dei precari è anche un problema umano».