Lo salutano, lui li manda all’ospedale
Il trentenne non aveva gradito il «buongiorno» serale. L’uomo è stato condannato
TRENTO Trento come Milano. Un’aggressione in piena regola senza motivo. Difficile non riportare la memoria indietro nel tempo al folle gesto del trentunenne di origini di straniere che, senza un perché, aveva aggredito a colpi di piccone cinque persone, una di queste era morta. Un agguato incomprensibile, un gesto di follia, che era accaduto nel quartiere Niguarda a Milano nel 2013.
Questa volta le conseguenze sono state decisamente meno gravi, ma una coppia di amici di origini filippine sarebbe stata picchiata con un tirapugni e un coltello da un giovane solo perché lo avevano salutato. Protagonista dell’aggressione, avvenuta a Trento il 3 luglio scorso, è un uomo di 33 anni di origini romene, ma residente a Trento, che non avrebbe gradito il «buongiorno» serale dei due giovani.
L’uomo, secondo quanto ricostruito, aveva incontrato i due giovani in città. Loro lo avevano salutato usando il termine «buongiorno» nonostante ormai fosse sera inoltrata. Un termine non corretto, ma probabilmente non conoscevano bene la lingua. Insomma un banale errore, ma il trentenne, che probabilmente si è sentito preso in giro, avrebbe estratto un tirapugni e un coltello e avrebbe aggredito i due giovani, colpendo uno dei due, 38 anni, alla testa e l’amico, 41 anni, sarebbe stato colpito al torace. I due hanno riportato ferite guaribili in 8 e 5 giorni. Un’aggressione incomprensibile, lo stesso protagonista non sarebbe riuscito a spiegare il gesto. «Era una brutta giornata, ho frainteso» si sarebbe giustificato. Il singolare caso martedì è finito sul tavolo del giudice Enrico Borrelli che ha condannato l’uomo al pagamento di una multa di quattrocento euro. Al trentenne, difeso dall’avvocato Luigi Campone, il giudice ha concesso le attenuanti generiche in quanto incensurato.