Turismo, la svolta: consorzi addio
Riforma approvata: Idm coordinerà le associazioni. I gardenesi si oppongono
Il consiglio provinciale ha approvato la riforma dell’ordinamento del turismo. La novità principale è l’abolizione dei 14 Consorzi turistici che raggruppavano le oltre 80 associazioni locali. In futuro a svolgere il ruolo di coordinamento sarà la società Idm e le sue tre sedi periferiche. Le Aziende di soggiorno di Bolzano e di Merano sono state mantenute.
BOLZANO La rivoluzione è servita. Ieri il consiglio provinciale ha approvato la riforma dell’ordinamento del turismo. «Abbiamo fissato le condizioni quadro per migliorare il posizionamento dell’Alto Adige nel mercato europeo» commenta il presidente della Provincia, Arno Kompatscher al termine della discussione
La novità principale è l’abolizione dei 14 Consorzi turistici che raggruppavano le oltre 80 associazioni locali. In futuro a svolgere il ruolo di coordinamento sarà la società Idm e le sue tre sedi periferiche. Le Aziende di soggiorno di Bolzano e di Merano, entrambe pubbliche, sono state mantenute.
La norma elenca i compiti delle organizzazioni e istituisce anche l’albo provinciale da cui si può essere depennati se non si rispettano lo Statuto e i criteri di qualità. Idm avrà un ruolo di coordinamento ma anche di controllo delle varie organizzazioni.
Proprio il forte ruolo assegnato a Idm è stato al centro del dibattito in Consiglio provinciale con Paul Köllensperger (Cinquestelle) e Hans Heiss (verdi) che hanno accusato la giunta di limitare l’aucessiva tonomia delle singole organizzazioni e hanno chiesto spiegazioni sulle modalità con cui le organizzazioni che non rispettano le regole verranno cancellate dall’albo. «I criteri da rispettare vengono definiti con chiarezza, è importare valutare l’efficienza nell’utilizzo dei fondi» ribatte Kompatscher.
Gli stanziamenti della giunta sono imponenti ma non si può dimenticare che il turismo è la gallina dalle uova d’oro dell’economia provinciale. E la concorrenza di altri territori sempre più agguerrita. Circa 35 milioni arriveranno grazie alla tassa di soggiorno a cui si aggiungono 5,3 milioni stanziati da Provincia e Comuni, i 14 milioni a disposizione di Odm più i contributi volontari che nel 2016 ammontavano a circa 19 milioni. Soldi che verranno investiti in iniziative di marketing per fare in mondo che l’Alto Adige rimanga una delle destinazioni più ambite in Europa.
Qualche scintilla si è avuta anche sulla questione della lingua. Sven Knoll di Südtiroler Freiheit infatti ha chiesto che l’italiano venisse bandito «dalla pubblicità nei paesi anglofoni» lamentando un’ec- italianizzazione del turismo. Dall’altra Alessandro Urzì ha invece presentato un ordine del giorno per chiedere la parificazione delle due lingue. Il documento è stato bocciato e il consigliere di centrodestra ha accusato l’Svp di voler far tabula rasa dell’italiano. «Ancora una volta l’atteggiamento del Pd è stato scandaloso» tuona Urzì..
Alla fine il disegno di legge è stato approvato con 17 voti favorevoli, 2 contrari e 13 astenuti. La nuova organizzazione scatterà dal 1 gennaio 2018.
Urzì Ancora una volta Volkspartei e Pd si sono rivelati vergognosi Va garantita anche la pubblicità in italiano