L’Hgv: riorganizzazione positiva La Gardena: noi andremo avanti
Pavan: essenziale salvare l’Azienda. Huber chiede collaborazione
Il tema è spinoso è gli interessi in gioco tanti. Ma dopo mesi di mediazione la giunta è riuscita a mettere d’accordo tutti. O quasi, visto che la val Gardena non ha alcuna intenzione di rinunciare a pubblicizzare il proprio brand. E su posizioni simili sono schierate anche l’Alta Badia e l’Alta Pusteria.
«L’approvazione della riforma è un’ottima notizia» commenta il presidente degli albergatori dell’Hgv, Manfred Pinzger. «Capisco — ammette — che vi siano perplessità su alcuni consorzi ma occorre maggiore coordinamento. Noi siamo stati coinvolti in tutti i passaggi, questa è una buona legge. So che ci sono delle perplessità in certi consorzi ma bisogna lavorare insieme nell’interesse di tutti».
Favorevole alla riforma anche il presidente dell’Azienda di soggiorno bolzanina, Paolo Pavan. «Per noi il nodo principale era il mantenimento dell’Azienda bolzanina. L’obiettivo è stato raggiunto, quanto al Consorzio Bolzano Strada del vino può tranquillamente essere abolito».
Nemmeno Martin Huber, direttore del consorzio Kronplatz e dell’associazione turistica di Brunico, ha intenzione di stracciarsi le vesti per la cancellazione del consorzio. «Spesso si organizzavano iniziative doppie di marketing. In futuro non sarà più così, il consorzio si occuperà solamente degli impianti sciistici anche perché Plan de Corones non è facilmente situabile dal punto di vista geografico. La riorganizzazione era necessaria così come il coordinamento dell’Idm. Adesso dobbiamo pensare in positivo, altrimenti rischiamo di essere sconfitti in partenza».
Tuttavia alcuni consorzi non hanno intenzione di chiudere baracca e burattini. In particolare quelli che hanno un brand di successo come l’Alta Badia, la val Gardena e l’alta Pusteria. E che, dettaglio non trascurabile, hanno a disposizione un notevole budget grazie ai contributi volontari degli operatori turistici.
«Il Consorzio verrà sciolto tuttavia — avverte Günther Pitscheider, direttore del consorzio gardenese — continueremo a fare attività di marketing per valorizzare il nostro marchio. Le forme e le modalità esatte sono ancora da definire ma abbiamo ottenuto rassicurazioni dalla Provincia. Oltretutto — conclude Pitscheider — non è ancora chiaro come funzionerà la nuova organizzazione».