Segreteria Pd, spunta Timperio «Meno apparati»
Tra i due sfidanti «ufficiali» spunta l’outsider. Marco Timperio, geometra bolzanino di 51 anni, vuole candidarsi alla segreteria del Pd. «Non mi interessano gli “apparati”, vorrei dare voce alla base e a temi di sinistra, come il lavoro». La strada però è in salita: entro il 20 ottobre va presentata la documentazione corredata dalle firme dei sostenitori. Nel frattempo i due rivali — Alessandro Huber e Uwe Staffler — sono alle prese con l’elaborazione di programma e squadra. Il primo deve gestire il «traffico» di aspiranti candidati nel capoluogo (molte richieste sia dall’ala Costa che dal gruppo Tommasini), il secondo punta sulle quote rosa con due donne fra i quattro capilista.
Il candidato che non ti aspetti. Con un post su Facebook, Marco Timperio si iscrive alla partita da cui uscirà il successore di Liliana Di Fede (voto il 12 novembre). Non si tratta di uno sconosciuto: il geometra cinquantunenne, famiglia di origine abruzzese ma bolzanino doc, è iscritto al circolo di Gries ed era candidato alle ultime due elezioni comunali. «Ho aderito al Pd da quando è nato il partito — spiega Timperio —. Perché candidarmi? Ho apprezzato l’approccio portato avanti da Di Fede e Nadia Mazzardis, che hanno riattivato un dialogo con il territorio. Vorrei proseguire questo lavoro: io non sono certo uomo di “apparato”: mi piacerebbe dare voce alla base del Pd». Politicamente, Timperio non si definisce renziano: «Mi sento “democratico”, e credo ci sia da portare un po’ di sinistra in un partito dove c’è tanto “centro”. Il primo punto del mio programma è l’aumento dell’organico degli ispettori provinciali del lavoro. I controlli nei cantieri devono essere almeno cento volte più frequenti di quelli attuali».
Tecnicamente, per candidarsi Timperio ha bisogno della firma di cinque membri dell’assemblea o di almeno 50 firme di tesserati. Inoltre le liste hanno bisogno di 25 sostenitori (sempre con tessera) in ciascun collegio. Non sarà una passeggiata.