Consulta culturale, un forum aperto
L’organo interetnico riunito per la prima volta: «Momento storico»
BOLZANO Giornata importante ieri per il mondo culturale altoatesino e in particolare per tutti coloro che sperano in una società plurilingue e aperta. Si è infatti riunita per la prima volta la Consulta culturale provinciale, l’organismo previsto dalla nuova legge che riunisce le consulte italiana, tedesca e ladina. Ad aprire le danze, i tre assessori alla cultura, Philipp Achammer, Christian Tommasini e Florian Mussner, quest’ultimo presidente di turno.
«L’istituzione di questa consulta rappresenta un passo importante per affrontare insieme le tematiche culturali comuni — è stato detto — le diversità delle tre culture vanno vissute come opportunità di crescita e di scambio, per darsi impulsi a vicenda. Quegli impulsi che servono anche al mondo dell’economia perché portano maggiori stimoli e idee».
L’assessore Christian Tommasini ha sottolineato l’importanza della cultura e della formazione per vincere molte paure che dominano la società di oggi: «La cultura e la formazione sono elementi importanti per creare relazioni fra le persone e coesione sociale, ed anche un antidoto alle paure generate dalla chiusura. In una società come la nostra dove si sente sempre più spesso che la gente è vittima di paure e per questo tende a chiudersi in se stessa, gli unici antidoti sono la cultura e la formazione. Non ce ne sono altri. Inoltre quando si organizzano eventi culturali, si spinge la gente a uscire di casa e a incontrarsi, a tessere relazioni sociali. Un elemento fondamentale per una maggiore qualità della vita che non si raggiunge solo con il benessere economico, che chiaramente è importante, ma anche in questo modo. La nostra terra al centro dell’Europa può essere un esempio per il plurilinguismo e l’incontro tra culture».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore Philipp Achammer, che ha definito la prima seduta della consulta come “un momento storico”. «Con la nuova legge sulla cultura — ha affermato — abbiamo fortemente voluto istituire questo nuovo organismo per creare un forum per la collaborazione tra le consulte. L’incontro nel rispetto delle differenze porta un plusvalore e offre la possibilità di sfruttare al meglio il potenziale comune. Perché quando il mondo della cultura si unisce è più forte».
Della consulta provinciale, oltre ai tre assessori fanno parte Helga von Aufschnaiter, Pepi Fauster, Klaus Runer, Erich Deltedesco, Georg Mühlberger, Albert Willeit, Sabine Gamper, Klaus Peter Hartig, Doris Brunner, Eva Gratl, Günther Oberhollenzer, Anton von Walther, Kunigunde Weissenegger e Toni Bernhard per la consulta tedesca, Marisa Giurdanella, Luca Barbieri, Marco Bernardi, Luca Bizzarri, Frida Carazzato, Patrizia Donadio, Pio Fontana, Adel Jabbar, Alessandra Limetti, Emanuele Masi, Barbara Nesticò, Luca Sticcotti, Federica Viganò, Beate Christina Weyland, Andrea Zeppa e Antonella Arseni per la consulta italiana; Hubert Irsara, Lois Ellecosta, Christa Kasslatter e Bruno Senoner, per la consulta ladina.
I membri Oltre ai tre assessori una parte molto variegata della società civile Tommasini «Gli eventi spingono all’aggregazione e questo migliora la qualità della vita» Obiettivo «Mettere a contatto le tre realtà per poter sviluppare nuove visioni»