Corriere dell'Alto Adige

Omicidio Weiss Pena più pesante per l’assassino

Omicidio Weiss, la Procura ottiene il ricalcolo della condanna del biker

- Ruggera

Corte d’assise, parzialmen­te revocato l’indulto concesso a Hubert Wieser, il biker condannato per l’omicidio di Paul Weiss ad una pena di 22 anni. Wieser, membro degli Hell’s Angels, nel settembre del 2003 nella gola di Lana, sparò al rivale Paul Weiss, appartenen­te ai Bandidos, uccidendol­o. L’omicida venne condannato, in via definitiva, a 22 anni di reclusione, che sta scontando nel carcere di Bolzano.

BOLZANO La Corte d’assise di Bolzano ha in parte revocato l’indulto concesso a Hubert Wieser, il biker di 45 anni condannato per l’omicidio di Paul Weiss ad una pena di 22 anni. Wieser, membro degli Hell’s Angels, nel settembre del 2003 nella gola di Lana, sparò al rivale Paul Weiss, appartenen­te ai Bandidos, uccidendol­o. L’omicida venne condannato, in via definitiva, a 22 anni di reclusione, che sta scontando nel carcere di Bolzano. Nel luglio scorso, la Procura aveva chiesto alla Corte d’assise di voler disporre la revoca del beneficio della condiziona­le per un patteggiam­ento (antecedent­e alla condanna per omicidio) ad un anno e tre mesi, stabilito dal gip del tribunale di Padova nel 2002 per violazioni delle norme sul porto d’armi: Wieser, in quel caso, era stato trovato in possesso di una pistola monocolpo calibro 22 a forma di penna, privo del numero di matricola. La Corte d’assise di Bolzano, presieduta dal giudice Carlo Busato, ha ora revocato un’ordinanza del 2007 con la quale era stato applicato l’indulto, nella misura di 3 anni, unicamente sulla condanna di 22 anni, ed ha invece applicato il beneficio dell’indulto per il patteggiam­ento, che viene quindi interament­e condonato. I giudici hanno contestual­mente applicato il beneficio residuo, di un anno e 9 mesi, sulla pena di 22 anni. Semplifica­ndo, Wieser dovrà restare in carcere un anno e 3 mesi in più rispetto a quanto precedente­mente stabilito, poiché i giudici hanno ridotto l’applicazio­ne dell’indulto, che era stato precedente­mente applicato nella sua estensione massima di tre anni, anche grazie all’applicazio­ne della disciplina del reato continuato. I due episodi — la detenzione della pistola a forma di penna e l’omicidio — secondo la difesa, sostenuta dagli avvocati Tonon e Polo, andavano riuniti come reato continuato. I giudici, invece, osservano nella sentenza che si tratta di un contesto completame­nte diverso.

Di conseguenz­a, la Corte d’assise ha stabilito che non possa essere applicato l’indulto di 3 anni, ma solo di 1 anno e 9 mesi, ed ha trasmesso l’ordinanza al pm per il ricalcolo della pena. Per Wieser, dunque, le porte del carcere non si apriranno presto.

L’omicidio avvenne nella gola di Lana, dove Weiss venne colpito da cinque colpi di pistola (l’arma non fu mai ritrovata). Wieser si era difeso sostenendo di essersi difeso da un presunto agguato da parte di Weiss.

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Presidente Il giudice Carlo Busato della Corte d’assise

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