Platter insiste «Troppi camion, occorre un tetto»
Morandell: così l’A22 si trasforma in un grande parcheggio
Blocco dei mezzi pesanti, il tirolese Platter è irremovibile, confermando la sua decisione in merito al contingentamento del transito merci su strada lungo l’asse Nord-Sud. Protestano gli artigiani Apa.
BOLZANO Sul blocco ai mezzi pesanti il governatore del Tirolo sembra irremovibile, confermando la sua decisione in merito al contingentamento del transito merci su strada lungo l’asse Nord-Sud. Il piano di Günther Platter prevede, fra le altre misure volte al «dosaggio dei passaggi attraverso la regione, anche un limite massimo dei camion che, ogni anno, potranno transitare sulla rotta austriaca».
Nelle scorse settimane la vicenda aveva suscitato l’ira degli autotrasportatori altoatesini, ai quali ora si aggiungono le proteste degli operatori austriaci che si dicono «preoccupati per i possibili danni al settore». Anche Confindustria aveva espresso parere negativo in un documento firmato, congiuntamente, dai vertici altoatesini e trentini, spiegando come «l’unico effetto del blocco dei tir al Brennero sarà quello di rendere più costoso il trasporto merci, penalizzando così le aziende locali».
Sulla stessa linea il presidente dei trasportatori di merci di Confartigianato imprese Elmar Morandell. «Un limite massimo per il transito dei mezzi pesanti — dichiara infatti — non risolve il problema del traffico, anzi. Si tratta di misure coercitive che avranno come unico effetto quello di trasformare l’A22 in un grande parcheggio per i camion. La guida, per gli altri veicoli, diventa possibile solo su una corsia e gli effetti negativi sono molteplici, non solo sul fronte delle esportazioni dall’Italia ma anche su quello ambientale».
Dal momento che a essere interessati dal blocco annunciato da Platter sarebbero solo i veicoli oltre le 7,5 tonnellate, «il rischio è quello di assistere a un boom dell’utilizzo di furgoncini, provenienti soprattutto dall’Europa orientale, pronti a trasportare le merci oltreconfine a prezzi stracciati».
Anche secondo Morandell, le alternative al trasporto su gomma, al momento, non ci sono. «A livello ferroviario — spiega — fra Verona e Bolzano sono solo due i binari idonei al trasporto merci, per altro non percorribili nelle ore notturne in quanto gli stessi binari vanno lasciati liberi per consentire di effettuare eventuali interventi di manutenzione». Certo, i lavori al tunnel di base del Brennero proseguono a ritmi serrati, ma la tratta non sarà percorribile prima del 2019. Una data troppo lontana, sostiene l’esperto Apa, «per tollerare questi continui ostacoli al traffico delle merci».
Uno dei motivi principali sui quali insiste il governatore austriaco è la questione delle emissioni inquinanti prodotte dai mezzi pesanti. A tal proposito, per Morandell è importante «informare maggiormente sui dati. Camion e autobus moderni producono, in media, circa 200 milligrammi di ossido di azoto al chilometro, a fronte dei 550 delle autovetture diesel euro 6. Se consideriamo il fatto che un moderno mezzo pesante ha bisogno di una quantità di carburante cinque volte superiore rispetto a una macchina, ci rendiamo facilmente conto che le emissioni prodotte sono nettamente inferiori».
Nonostante le imposizioni dell’Austria siano state unilaterali, l’Apa si dice aperta al dialogo, «nella speranza di trovare soluzioni sostenibili per il traffico, che tengano conto sì dell’ambiente ma che siano anche favorevoli all’universo economico».
L’appello «Necessarie soluzioni condivise per tutelare l’ambiente e l’economia»