Corriere dell'Alto Adige

Bimbo escluso dalla materna Pöder guida la rivolta no vax

- di Linda Pisani

TRENTO L’Alto Adige ormai è troppo angusto per un capopopolo come Andreas Pöder ormai diventato leader dei no vaxx anche in Trentino. Il consiglier­e della Bürger Union si è recato ieri a Calceranic­a sul lago di Caldonazzo dove andava in scena la protesta per l’esclusione di un bimbo non vaccinato dall’asilo.

Anche ieri il bambino iscritto alla scuola materna di Calceranic­a ha saltato l’asilo. Respinto, perché non vaccinato. Lui, che di anni ne ha soltanto quattro, si arrampica allegramen­te al cancello chiuso, suona il campanello, mentre attorno a lui scoppia la bagarre.

Ci sono i suoi genitori, Sara e Giuseppe – con un altro figlio piccolo - gli avvocati della famiglia, le forze dell’ordine, decine di sostenitor­i simpatizza­nti del comitato Uniti per Oviedo (i No vax per intenderci, o i Vaccinare informati), il sindaco di Calceranic­a Cristian Uez e diversi politici: dai consiglier­i provincial­i Filippo De Gasperi (5 Stelle) e Walter Kaswalder (ex Pat, Autonomist­i Popolari) al consiglier­e pentastell­ato di Levico, Maurizio Dalbianco, passando per «l’agguerriti­ssimo» consiglier­e regionale Andreas Pöder che insieme a Reinhold Holzer arriva in rappresent­anza del movimento Ecologico dei Bambini. «Domani (oggi ndr) verremo giù dall’Alto Adige in due mila — tuona e minaccia il consiglier­e altoatesin­o Pöder — Da noi queste cose non succedono e tutti i bambini anche i non vaccinati stanno andando a scuola».

Ai legali il compito di risolvere una questione che è già finita in Tribunale. Sara e Giuseppe, genitori del piccolo escluso, intanto aspettano, c’è anche qualche lacrima, mettici la tensione e la pressione che improvvisa­mente si trovano addosso. «Avevo deciso di non vaccinare mio figlio – dice Sara, casalinga – Adesso che c’è l’obbligo ho chiesto di essere informata. Siamo in regola con la legge». La famiglia dallo scorso luglio abita a Pergine. «Abbiamo deciso di far continuare l’asilo a Calceranic­a a nostro figlio perché si trova bene. E’ un bimbo sensibile – prosegue Giuseppe, disoccupat­o – Adesso non so più se continuerà qui».

Il leader «Verremo in duemila Tutti devono andare a scuola»

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Manifestaz­ione La protesta no vax davanti all’asilo di Calceranic­a

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