Kronbichler «Rotto un tabù» Brugger delusa
Non si spengono le polemiche sul censimento etnico negli asili. Il Pd i verdi e anche il centrodestra italiano stigmatizzano duramente il fatto che l’Svp abbia seguito a ruota la destra tedesca. Anche se il documento approvato dal consiglio parla di una rilevazione a scopi puramente statistici, da più parti c’è la netta sensazione che si tratti di un tentativo di rendere gli asili sudtirolesi «etnicamente puri».
«Con questa mozione é stato rotto un tabu, quello del diritto alla libertà di scelta dei genitori. E la cosa più grave — scrive il deputato di Articolo Uno, Florian Kronbichler — è che questa operazione è stata fatta con il voto della Svp, il partito dell’Autonomia. Siamo di fronte a un tentativo di mettere in piedi una scuola divisa sulla base non delle scelte ma della dichiarazione di appartenenza etnica. Un tentativo che va bloccato a tutti i costi». Secondo Kronbichler la «Volkspartei ha quasi raggiunto un obiettivo a cui puntava da anni: l’equivalenza fra madrelingua e dichiarazione di appartenenza etnica
Decisamente contraria anche la sindacalista delle maestre Cornelia Brugger che dopo una lunga militanza nel Pd si sta accingendo a passare con i verdi che potrebbero lanciarla alle prossime provinciali.
«Quella della dichiarazione della propria madrelingua al momento dell’iscrizione a scuola è pura e becera discriminazione. Non sorprende che a presentare la mozione in Consiglio sia la destra tedesca, che vuole un Alto Adige diviso, anacronistico e chiuso. Sorprende il voto favorevole della Svp che mostra la sua vera natura di partito di destra. Achammer e compagni predicano convivenza e integrazione, ma nei fatti sono per dividere più che per unire».