Brunico regina dell’hard rock Dalla Los Angeles anni ’80 arrivano i mitici L.A. Guns
A volte il destino… La teoria dei molti mondi formulata dal fisico Hugh Everett III nel 1957 calza a pennello alla storia degli L.A. Guns. Era il 1983 e Los Angeles era la capitale mondiale dell’hard rock. Quel miscuglio sguaiato ed effimero di glam e metal devoto alla sacra trimurti sex, drugs and rock ’n’ roll era destinato ad andare a sbattere miseramente contro lo scoglio del grunge.
Facciamo un passo indietro. Agli albori di quel fenomeno rock troviamo gli L.A. Guns, che stasera saliranno sul palco dell’Ufo di Brunico, ed è lì che nel nostro mondo, la storia di quel gruppo formato da Tracy Ulrich e William Bailey, prende una piega che poteva essere molto molto diversa. Già, perché Ulrich, in arte Tracii Guns, e il suo socio, in arte Axl Rose (sì, avete letto bene), decidono di seguire strade diverse. Il secondo finisce a prestare l’ugola agli Hollywood Rose e con lui se ne vanno anche altri due membri degli L.A. Guns. Qualche mese dopo mettono assieme un’altra banda e uniscono, oltre alle forze, anche i nomi. Eh, già: Guns ’n’ Roses.
Da allora gli L.A. Guns hanno continuato per la loro strada, sfornando ottimi dischi e influenzando molti musicisti con il loro sleaze rock stradaiolo un po’ punk e un po’ glam, ma senza mai arrivare a riempire, come forse avrebbero meritato, gli stadi di tutto il mondo. La loro Ballad of Jayne, poteva essere quel tormentone agrodolce che è stato Patience e la loro Electric Gipsy, Paradise City. Sono rimasti una formazione di culto e, soprattutto, sono sopravvissuti a testa alta fino a oggi, diventando un culto e non la caricatura di loro stessi.
In un mondo parallelo, questa sera alle 20, in quel di via Josef Ferrari 20 si accendo i riflettori su Axl, Slash e soci. Per informazioni e biglietti potete provare a chiamare lo 0474555770, chissà forse vi risponderanno anche in questa dimensione.