Gestione dati, parla la guru «Condivisione»
Grainer, data scientist alla Würth: sistema utile anche per amministrare le città
«La vera innovazione passa per la condivisione». Lo afferma Danese Cooper, una delle relatrici del «South Tyrol Free Software Conference» organizzato da Idm al parco tecnologico Noi.
Prevenire i reati attraverso l’analisi dei dati della videosorveglianza cittadina; ottimizzazione di trasporti e logistica; prevedere il ritorno dell’investimento di un negozio in franchising; prevedere l’andamento dello smog urbano; diminuire il traffico in alcuni punti nevralgici; migliorare la pianificazione urbana e in generale le politiche utilizzate per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Sono queste alcune delle applicazioni concrete del deep learning o apprendimento profondo, basato sulla creazione o simulazione di reti neurali che funzionano in modo analogo al machine learning (di cui il deep learning è una sottobranca), ossia analizzando una mole di dati e input superiore a quanto potrebbe fare il cervello umano, prendendo poi autonome decisioni di conseguenza. «Fino a qualche anno fa poteva sembrare fantascienza, ma la realtà è che oggi i più grandi gruppi industriali a livello internazionale si stanno dotando di queste figure: Microsoft e Amazon, ma a livello locale anche la Würth Phoenix per la quale lavoro» spiega Susanne Grainer, che nella sede altoatesina dell’azienda lavora come data scientist e esperta in intelligenza artificiale, studiando come migliorare la performance delle strategie di monitoraggio dei software interni. Grainer è intervenuta ieri mattina alla 17esima edizione del South Tyrol Free Software Conference organizzato da Idm, che ha portato ieri mattina al Noi Techpark circa 400 fra programmatori e esperti informatici. «Si tratta — chiarisce Grainer — di un settore in rapidissima evoluzione. Nel 2014 non esistevano sul mercato esperti di deep learning e intelligenza artificiale, oggi ricercando fra i cv online su diverse piattaforme se ne trovano ben 40.000 a livello globale». Un’altra azienda che ha profondamente trasformato il proprio settore It puntando sullo scambio e sulla condivisione di tecnologie e competenze è stata PayPal, il sistema leader a livello mondiale per lo scambio di denaro online. Proprio la direttrice del settore Open Source di PayPal, Danese Cooper, era un’altra ospite della conferenza di ieri al Techpark. «L’approccio dove ciascuno possiede una certa conoscenza non è funzionale. La vera innovazione passa per la condivisione» ha rimarcato Cooper. Alle 15 di ieri è partito intanto il Vertical Innovation Hackathon, che metterà a confronto 80 sviluppatori.