Corriere dell'Alto Adige

Bimbo non vaccinato, la manifestaz­ione è un flop

Una cinquantin­a di persone a Calceranic­a. Lungo incontro tra i genitori e i dirigenti della Provincia

- Erica Ferro

TRENTO Il consiglier­e regionale altoatesin­o Andreas Pöder aveva annunciato la presenza di almeno duemila persone, ieri mattina, davanti alla scuola di Calceranic­a, per protestare contro il respingime­nto dall’asilo del bimbo non vaccinato che già mercoledì non era stato accettato. In realtà, si sono ritrovati in cinquanta o giù di lì. La scena si è ripetuta: il piccolo non è stato accolto, ma la famiglia è stata fatta entrare prima nell’atrio dell’istituto, poi in Comune.

«Abbiamo messo a disposizio­ne la sede comunale per consentire a genitori e dirigenti di confrontar­si — riporta il sindaco di Calceranic­a Cristian Uez — abbiamo avuto il supporto della responsabi­le del servizio conoscenza della Provincia Livia Ferrario e del direttore del dipartimen­to territoria­le per le cure primarie dell’Azienda sanitaria Giovanni Menegoni». L’accento è stato posto, ancora una volta, sulle procedure amministra­tive, sui contenuti e i paletti della norma. La famiglia del bimbo ha sostenuto di essersi conformata a quanto previsto dall’Azienda sanitaria, con richiesta partita a mezzo raccomanda­ta.

«Il confronto era volto a verificare, da parte dei genitori, la disponibil­ità a un appuntamen­to per un ulteriore approfondi­mento — aggiunge Uez — ed eventualme­nte alla vaccinazio­ne. La speranza è che la famiglia faccia tutte le riflession­i del caso e anche un passettino in avanti». Si sta lavorando, insomma, a una possibile soluzione per fare in modo che il bambino lunedì possa entrare alla scuola materna, anche se il rischio è che la problemati­ca venga solamente spostata in avanti, quando la famiglia dovrà effettivam­ente decidere se vaccinare o meno il figlio. Quello di Calceranic­a, al momento, è l’unico «fronte problemati­co» come conferma il dirigente del servizio infanzia e istruzione del primo grado della Provincia Roberto Ceccato.

Visto il configurar­si di possibili scenari di difficoltà in termini di ordine pubblico, il sindaco ieri aveva chiesto il coinvolgim­ento delle forze dell’ordine: «La situazione, tuttavia, si è sciolta serenament­e — conclude Uez — meglio così».

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Protesta La famiglia, Cristian Uez e Livia Ferrario (Nardelli)

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