Winefestival, l’ex premier D’Alema tra gli espositori
L’ex presidente del consiglio Massimo D’Alema è a Merano in veste di produttore al Winefestival 2017. «L’Italia è un Paese che produce vino di qualità e la gente cerca la qualità — dice — Purtroppo non produciamo politica di qualità. In questo ambito si gioca a chi la spara più grossa, mentre qui con i vini non è così».
La coda di almeno 100 metri, si è snodata a lungo ieri mattina e anche nel primo pomeriggio per entrare nel Kurhaus di Merano dove è in corso di svolgimento il Winefestival che in questo fine settimana richiama l’attenzione di tutto il mondo enogastronomico nazionale e in buona parte anche internazionale. Passando nelle varie sale che danno spazio ai produttori vitivinicoli dei cinque continenti, non è infatti raro sentire parlare l’inglese usato come lingua franca tra espositori e pubblico. La giornata di ieri è stata caratterizzata dalle prime sfide tra chef di rango e contadine altoatesine nella Cooking farm e dalla premiazione con l’Award platinum, dei vini che hanno superato il punteggio minimo di 95/100 selezionati tra gli oltre 2.000 finalisti. Tra i 28 vini insigniti del «Platinum», Toscana e Piemonte l’hanno fatta da padrone con rispettivamente 12 e cinque vini premiati. Tra i vini toscani non poteva mancare un Brunello di Montalcino e segnatamente quello prodotto dalla Castiglion del Bosco annata 2011 Millecento riserva Docg, mentre tra quelli piemontesi spiccano quattro baroli e un barbaresco.
Per l’Alto Adige premiata la cantina Alois Lageder, per il Trentino la cantina Ferrari dei fratelli Lunelli. Tutti i vini che hanno superato il punteggio di 88/100 sono raccolti nella guida ora anche consultabile in internet. Molto seguito lo spazio dedicato quest’anno all’Istria. Presentata anche la collaborazione tra The WineHunter Helmuth Köcher, Merano Winefestival e Fico Eataly World.