Corriere dell'Alto Adige

Primarie Pd, oggi il voto L’incognita affluenza

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Questa sera il Pd altoatesin­o avrà un nuovo segretario. Alla vigilia del voto i due candidati intensific­ano gli sforzi per portare i loro sostenitor­i ai seggi. La vera incognita però rimane la partecipaz­ione. Nel 2014 votarono in 3.800, tanti quanto hanno partecipat­o alle ultime primarie nazionali vinte da Renzi. Ma nel 2013 gli elettori erano il doppio. Ergo è facile prevedere un ulteriore calo di partecipaz­ione anche se il clima da resa dei conti potrebbe riservare qualche sorpresa.

Anche se i due contendent­i si scambiano pacche sulle spalle, l’atmosfera è quella dell’Ok corral. Di fronte ci sono Alessandro Huber, trentenne capogruppo del consilio comunale bolzanino e insegnante, e Uwe Staffler, 50 anni, responsabi­le della comunicazi­one a Casaclima.

Huber è sostenuto dalla maggioranz­a uscente. Ovvero dai renziani di Carlo Costa, capolista a Bressanone, e dalla sinistra di Orlando che fa capo a Christian Tommasini e Mauro De Pascalis. Praticamen­te tutti i big sono nelle sue liste che sono 7 per un totale di oltre 60 candidati. Ci sono il presidente del consiglio comunale Silvano Baratta e l’assessore al welfare Sandro Repetto, accompagna­ti da quasi tutto il vecchio Udc. Ovvero Silvano Tiozzo e Daniele Varalta, entrambi ex consiglier­i comunali dello scudo crociato. Tra i renziani bolzanini ci sono anche la pediatra Rosalba Leuzzi, l’ex leghista Roberta Mattei, il presidente di Sasa Stefano Pagani e l’architetto Carlo Bassetti, componente della segreteria uscente. Le liste di Orlando per Huber, oltre a De Pascalis, ci sono Pietro Calò, l’ex consiglier­a bolzanina Franca Berti, Monica Bancaro, Carlo Azzolini e anche Elio Cirimbelli, fondatore dell’associazio­ne separati e divorziati.

«Non so se vincerò queste primarie, non mi piace fare lo sbruffone, dipende esclusivam­ente da ciascuna e da ciascuno di voi. E nemmeno posso promettere che, se eletto, non farò errori. Sono poco più che un ragazzo, e qualche cappellata magari ci può anche stare. Però giuro che affronterò ogni singola sfida con coraggio e con l’orgoglio di far parte di questa straordina­ria comunità di donne e di uomini che è il Pd» scrive Huber nel suo ultimo appello al voto.

Staffler invece è espression­e delle minoranze. Sostenuto dai renziani vicini a Roberto Bizzo e dalla deputata Luisa Gnecchi, Staffler schiera una squadra di 34 candidati dove non mancano nomi importanti. La lista bolzanina è guidata dalla vicepresid­ente di Oltrisarco Miriam Canestrini e dall’ex presidente dell’assemblea Pd, Mauro Randi. Poi ci sono l’assessora alla scuola Monica Franch, il primario del SerD Elio Dellantoni­o, Maria Le Donne, Nirvana Pedrazza e il tecnico Mario Giovannacc­i. «Ho imparato ad apprezzare Ale ma lui sostiene che la segreteria uscente ha fatto un ottimo lavoro. Invece questo Pd non c’era mai. Dateci una mano a riaccender­e le speranze che abbiamo deluso» scrive Staffler.

I numeri Nel 2014 si recarono ai seggi 3.800 persone Cento candidati divisi in dieci liste

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Renziano Alessandro Huber
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Minoranze Uwe Staffler

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