Corriere dell'Alto Adige

Concession­e A22, ok dalla Ragioneria Fravezzi: «Vicini al testo condiviso»

Il senatore: «Restiamo prudenti». Lunedì la versione definitiva, poi l’approdo in Aula

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO «Stiamo arrivando a una formulazio­ne tecnicogiu­ridica condivisa». Prudenza e ottimismo, con questo spirito Vittorio Fravezzi è ripartito ieri pomeriggio da Roma al termine di un’altra intensa giornata di trattative con i funzionari del Governo per la stesura dell’emendament­o da apportare al decreto fiscale che deve definire la concession­e in house dell’autostrada del Brennero. Un impegno che richiamerà nella Capitale già domani il senatore trentino il quale, insieme al collega del gruppo per le Autonomie Karl Zeller, potrebbe riuscire a chiudere la partita entro la giornata.

«Lunedì ci sarà il vaglio della commission­e bilancio, tesoro e programmaz­ione economica» spiega Fravezzi, convocato dagli uffici tra la sera di domani e la mattina di martedì. I due senatori si presentera­nno al tavolo con un testo quasi definitivo, da smussare in relazione ad alcuni aspetti, e soprattutt­o forti dei pareri positivi della Ragioneria generale dello Stato, del ministero delle Infrastrut­ture, del dicastero dell’Economia e delle Finanze e della buona disposizio­ne del dipartimen­to per le Politiche europee del Consiglio dei Ministri, inizialmen­te critico rispetto ai risvolti di diritto comunitari­o. «È stato individuat­o il percorso tecnico-giuridico per arrivare a un testo condiviso» chiarisce il senatore, evidenzian­do l’«ottima e reciproca disponibil­ità» con cui lui e Zeller hanno lavorato al fianco dei funzionari del Governo «che ci stanno dando una mano per trovare una soluzione». «Bisogna comunque essere prudenti — prosegue Fravezzi — Ma pare che questo lavoro preparator­io stia dando i primi frutti». Per raccoglier­li potrebbe essere necessario attendere mercoledì e giovedì con il passaggio in Aula.

L’emendament­o firmato Zeller, Berger, Panizza, Fravezzi e Lanièce introdurre­bbe l’articolo 13 bis al testo, definendo le «disposizio­ni in materia di concession­i autostrada­li». Gli accordi avrebbero innanzitut­to lo scopo di «promuovere la cooperazio­ne istituzion­ale per lo sviluppo dei medesimi corridoi» e il coordiname­nto delle infrastrut­ture autostrada­li di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nella partita, oltre alla concession­e in house per l’A22, sono infatti inserite anche quelle per l’A4 VeneziaTri­este, l’A28 Portogruar­o-Pordenone e il raccordo Villesse-Gorizia.

L’emendament­o prevede- rebbe la concession­e trentennal­e stipulata tra il ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti con le Regioni e gli enti locali che hanno sottoscrit­to i protocolli di intesa nel gennaio dello scorso anno e «che potranno avvalersi anche di società in house, esistenti o appositame­nte costituite» nel cui capitale, come noto, non dovranno però figurare privati. Le convenzion­i per le concession­i dovranno inoltre prevedere che eventuali debiti delle società uscenti nonché il valore del subentro delle concession­i scadute «restano a carico dei concession­ari subentrant­i».

Le risorse accantonat­e in regime di esenzione fiscale fino alla data di affidament­o dovranno poi essere versate all’entrata del bilancio dello Stato da parte di Autobrenne­ro entro 30 giorni dalla data dell’affidament­o stesso. Risorse che successiva­mente il Mef trasferirà a Rfi, «senza alcuna compensazi­one a carico del subentrant­e». A ciò si aggiungano le quote annuali da accontare come previsto dalle norme.

Infine la società in house che avrà in gestione l’infrastrut­tura dovrà assicurare il versamento annuale di 70 milioni di euro.

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Ingresso L’accesso alla sede di Società Autobrenne­ro Spa a Trento, vicino al casello che sorge in città

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